Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, in una lettera ai parlamentari nell’ambito della lotta al fumo, scrive: "Vi chiedo sostegno, dentro e fuori il Parlamento, per fare un piccolo passo avanti di civilta’, per aiutarci a perseguire uno degli obiettivi che mi stanno piu’ a cuore, come donna e come ministro: la prevenzione. Perche’ la prevenzione, prima di essere un’analisi o una tac, e’ dentro di noi, nei nostri comportamenti, nel nostro stile di vita". Fra le altre cose, Lorenzin vorrebbe vietare la sigaretta in macchina, ai guidatori. Qualcosa destinato certamente a suscitare polemiche.
Ma quanto vale il mercato del tabacco in Italia? Un pacco di soldi, sfiora i 19 milioni di euro, di cui 14.132 milioni confluiscono nel gettito fiscale. Secondo il 16/mo Rapporto di Nomisma, gli italiani oggi fumano meno sigarette ma piu’ sigari e trinciato mentre ‘svapare’ le e-sigarette, con nicotina, e’ l’ultima tendenza. Il 2013 in questo senso ha segnato una rivoluzione in stile e quantita’ di consumo, secondo quanto si legge nel Rapporto.
Sono sempre piu’ gli italiani che comprano sigari e soprattutto i trinciati, ovvero il tabacco sfuso per le sigarette fai da te, in crescita nel 2012 del 229%. Mentre frena il pellegrinaggio verso una delle 55.991 rivendite di tabacchi per l’acquisto di sigarette, che lo scorso anno registravano un calo dei consumi dell’8% rispetto al 2011, accentuando peraltro la diminuzione del 14% in cinque anni.
Nel 2012, sottolinea Denis Pantini, direttore Area Agricoltura e Industria alimentare di Nomisma, "il calo dell’8% delle vendite di sigarette nei circuiti ufficiali ha portato le quantita’ consumate a 78,8 milioni di chilogrammi, un livello che non si toccava da piu’ di 40 anni. Le cause alla base di tale diminuzione sono molteplici e accomunate da fattori economici: dall’aumento dell’Iva alla sostituzione con prodotti piu’ convenienti, come le cicche da rollare, anche se quello che desta piu’ preoccupazione, sia per i possibili danni alla salute che per i danni alla filiera gia’ fortemente ridimensionata, e’ il dilagare del commercio illecito dei prodotti da fumo, arrivato a pesare nel 2012 a quasi il 10% sul mercato legale".
































Discussione su questo articolo