Aldo Di Biagio, eletto nella ripartizione estera Europa con la lista Monti e oggi senatore di Per l’Italia, a proposito di riforme, in una nota scrive: “A poche ore dalla ripresa della discussione sul ddl di riforma costituzionale in Commissione I in Senato ritengo sia legittimo segnalare alcune leggerezze costituzionali di cui il testo governativo si fa carico, che ne deprimono l’obiettivo e ne aprono spiragli di impugnabile illegittimità".
"Parlo a titolo strettamente personale: l’abolizione della rappresentanza della circoscrizione estero al Senato, al momento ancora immotivata e priva di fondamento legale, equivarrebbe nei fatti all’abolizione di una regione italiana, configurandosi essa come la 21esima circoscrizione elettorale del Paese, e il fatto stesso che una sua rappresentanza venga salvaguardata alla camera dei Deputati ne amplifica il vulnus".
"Appare chiaro – sottolinea Di Biagio – che in molti non abbiano ancora capito cosa dice la Costituzione a riguardo, o lo si preferisce volutamente ignorare per limitare i problemi. Sta di fatto che questa ambiguità costituzionale che vede una rappresentanza garantita da un lato e depennata dall’altro lato del Parlamento, oltre a non avere precedenti, relega gli italiani nel mondo a una componente democratica di serie B, nella totale indifferenza di politici e costituzionalisti".
"Con questa riflessione non comprometto il mio pieno supporto al Governo – conclude l’eletto oltre confine – e la mia ferma convinzione dell’opportunità di questa stagione di riforme, ma credo che il rinnovamento e la legittimità costituzionale debbano seguire la stessa strada e per tutelare questo inderogabile principio assicurerò tutta la mia determinazione e il mio impegno".
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