Si chiama "Le piccole e medie industrie unite verso la Germania per il rilancio del manifatturiero novarese", l’iniziativa, coordinata dall’Associazione piccole e medie industrie delle province di Novara, Vco e Vercelli, e finanziata dalla Regione Piemonte attraverso la misura "Più export" del Piano straordinario per l’occupazione.
Il progetto ha permesso alle aziende del territorio novarese di prendere parte a importanti appuntamenti fieristici internazionali, dimostrando come una maggiore sinergia tra le aziende significhi anche maggiore prospettiva di rilancio e di uscita dalla crisi, soprattutto in tema dell’internazionalizzazione.
L’aumento del fatturato delle aziende associate all’API che hanno preso parte al progetto si attesta infatti tra il 3 e il 7 per cento, un risultato molto positivo, informano dalla regione Piemonte, che stimola il Governo regionale a lavorare ulteriormente in questa direzione.
"Far partecipare le aziende in forma associata per promuoversi al meglio nei grandi eventi all’estero – commenta l’assessore allo Sviluppo Economico, Massimo Giordano – è stata la grande novità del Piano straordinario per l’Occupazione, attuata attraverso i progetti integrati della misura "Più export". Abbiamo cercato di superare i limiti riscontrati in passato dallo strumento del voucher fieristico, puntando non solo alla partecipazione singola delle aziende, ma anche alle iniziative in cui le pmi presentano le proprie offerte in maniera aggregata".
"Non possiamo dunque che essere soddisfatti dei risultati raggiunti dalle nostre aziende novaresi", prosegue. "Con l’attuazione del piano internazionalizzazione continueremo su questa strada. Occorre infatti aumentare la presenza delle imprese già approdate sui mercati esteri, in particolare su quelli con maggiori prospettive di sviluppo. Allo stesso tempo è nostra priorità aiutare quelle aziende che non hanno ancora esperienza di export a varcare i confini, soprattutto le realtà più piccole e meno attrezzate".
Il contributo regionale per il progetto che ha coinvolto le aziende novaresi è stato di 88 mila euro, a fronte di un investimento complessivo di circa 180 mila.
La scelta di "aggredire" il mercato tedesco è stata compiuta, dopo apposita indagine dell’API, in considerazione del fatto che l’economia della Germania sta crescendo a un ritmo molto più veloce degli altri Paesi dell’Unione Europea. Il mercato tedesco ha altresì le giuste condizioni per una penetrazione di successo per le piccole e medie industrie che intendono muoversi in modo aggregato.
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