Applausi a scena aperta al New York City Ballett e poi, quando lui e’ salito sul palco, una lunga, ammirata, ovazione: Valentino Garavani, re di New York. Lo stilista di Piazza Mignanelli ha conquistato il cuore dei newyorchesi. Tre milioni di dollari di incasso, un record a persona, per le casse del corpo di ballo fondato dal leggendario George Balanchine: ma soprattutto una ondata di unanime ammirazione per i costumi dei balletti che hanno inaugurato la stagione autunnale del teatro newyorchese.
Quando aveva 19 anni e studiava da sarto a Parigi, Valentino aveva frequentato corsi di danza classica e quello di ieri sera, a cinque anni dal ritiro ufficiale dalle scene della moda dopo la acquisizione della maison da parte di un fondo del Qatar, e’ stato quasi l’inizio di un sogno. Tante ‘signore in rosso’ tra i 2.500 del pubblico, tra cui la top model Karolina Kurkova. Il couturier ha disegnato 25 costumi per cinque balletti, uno dei quali, Rubini, dal trittico Jewels di Balanchine su musica di Igor Stravinski, e’ ispirato al colore sfida che ha reso famoso Valentino nel mondo.
‘Conosco Valentino da trent’anni ed erano anni che coltivavo questo sogno’, ha detto Peter Martin, il Ballet Master in Chief del Nycb. ‘Senz’altro e’ un inizio, comunque e’ una celebrazione non solo dei costumi, ma grazie alla scelta di uno dei balletti, Rubies, anche della carriera di Valentino’, ha commentato Giancarlo Giammetti, il suo socio di sempre. ‘Felici di essere qui, et voila’: di nuovo Giammetti, dietro le quinte di una produzione curata fino all’ultimo dettaglio, perfino l’assaggio del menu per 800 persone affidato allo chef personale del sarto di Piazza Mignanelli. ‘Abbiamo capovolto il processo: anziche’ andare dalla musica e la coreografia ai costumi abbiamo lasciato che fossero i costumi a ispirare le coreografie e la scelta degli spartiti’, ha detto Martin spiegando la sfida accolta da Valentino, creare capi di alta moda che permettessero alle ballerine liberta’ di movimenti e le acrobazie atletiche richieste dai balletti. E dunque tutu’ voluminosi, con balze ondeggianti bianche e nere da cui a sorpresa appaiono sprazzi di rosso, tutu a palloncino, ma anche l’etereo abito che danza col corpo dell’etoile nel segmento per archi del ‘Bal de Couture’, una prima di Martin su musiche dall’Eugenio Onieghin di Ciaikovski, a quanto pare il compositore preferito del maestro. Sarah Jessica Parker, ballerina da ragazza prima di Sex and The City, e Maria Bartiromo sono state le madrine della serata ad alta concentrazione di vip: tra le star nelle prime file, Daphne Guinness, Iman, Barbara Walters, Anjelica Huston. Commossa quasi alle lacrime Anna Hathaway, di cui il maestro della moda disegnera’ l’abito per il matrimonio con Adam Shulman. ‘Lei – ha detto Valentino – e’ come una figlia per me’.
































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