Ecco l’identikit dell”italiano negli Stati Uniti. All’inizio dell’estate, come è ormai tradizione, il National Travel and Tourism Office, che fa parte del’U.S. Department of Commerce, International Trade Administration, ha reso noti i risultati del flusso turistico del 2013 e dopo un anno nerissimo per noi, anche i numeri italiani sono cresciuti. Due in particolare, il numero complessivo dei turisti/visitatori, +0.9% e la spesa complessiva, un record, che ha raggiunto i 4.134 milioni di dollari.
Nel 2013 sono stati 838.883 gli italiani sbarcati negli Stati Uniti (lo 0,9% in più del 2012 che aveva fatto registrare un -7%) il secondo miglior risultato dal 2006, superiore anche al 2010, anno chiuso con un +11% rispetto ai dodici mesi precedenti. Un sintomo che la crisi è stata in qualche modo superata. Il segno positivo si è visto anche nella spesa complessiva degli italiani che è stata di 4.134 milioni di dollari, la più alta raggiunta dal 2006 in avanti, quasi il doppio rispetto sette anni prima, quando si era arrivati a 2.128 milioni di dollari. Il motivo dei viaggi italiani negli Stati Uniti è stato, per il 63%, la vacanza (+2,7% rispetto al 2012), mentre per il 14% si è trattato di business (1,3%), il 10% per visitare familiari (-1,7%) e infine per il 6% per partecipare a convegni e fiere (-1,2%).
Ed ecco cosa fa l’italiano negli Stati Uniti: una volta sbarcato in America il 50% ha usato i mezzi pubblici per muoversi (+6,5%), il 38% i taxi (-5,4%), mentre per spostarsi da una città all’altra il 30% ha utilizzato l’aereo (-0,1%) con il 28% che invece ha preferito l’auto (+2,9%).
Ma qual è l’attività preferita degli italiani negli USA? Anche questa domanda ha avuto le sue risposte così si è visto che al numero 1 c’è, incontrastato, lo shopping che ha raggiunto l’83% (con un incremento rispetto al 2013 del 2,8%), la visita turistica in generale ha raggiunto il 69% (+4%), musei e gallerie il 43% (+2,3%), in calo parchi nazionali e monumenti in genere (35% con un – 3,5%) e le piccole città (27% con -3,5%), mentre un leggero aumento hanno registrato i tour guidati (27% con +0,6%). Tra le altre attività prese in considerazione in calo i nightclub (19% con -1%). Ancora curioso da sottolineare come il 35% dei viaggiatori negli USA l’anno scorso abbiano intrapreso il volo negli States per la prima volta (+3,1% rispetto all’anno prima), ma in generale l’84% ha deciso il viaggio con un certo anticipo con una media di nove notti passati in USA.
L’hotel con il 78% è stato ovviamente la prima scelta (-1,6%) con il 60% di uomini italiani che hanno intrapreso il viaggio, con un’età media di 40 anni, leggermente superiore alle donne, 37 anni. Un altro numero che è da sottolineare è il reddito degli italiani che sono stati negli USA nel 2013: mediamente è stato di 47.500 euro all’anno, mentre l’anno prima si era arrivati a 37.400, come dire che sono stati i più benestanti a intraprendere il viaggio-vacanza.
Lo stato di New York e di conseguenza la città di New York City hanno raccolto poi il maggior numero di italiani: si è arrivati infatti rispettivamente al 55,5% e al 55,4%. Ancora una volta è stato agosto il mese più gettonato che ha totalizzato 126.825 visitatori, ma con un -7,3% se si guarda al 2012, il calo, in percentuale più evidente in tutto l’anno. Al contrario ottobre è stato invece il periodo che maggiormente è cresciuto nel rapporto con l’anno precedente: 67.490 viaggiatori con un +12,7% in più.
Guardando tutta l’attività dell’anno i mesi che hanno chiuso in rosso, con un segno negativo, oltre ad agosto, sono stati gennaio, gennaio, febbraio, maggio e luglio, mentre tutti gli altri hanno terminato in positivo con dicembre, e quindi qui c’è di mezzo anche il periodo natalizio, che ha fatto registrare un +10% con 80.570 turisti/visitatori.
Se si guarda invece più in generale, tutto il flusso straniero d’oltremare che è stato ricevuto dagli Stati Uniti, per quello che riguarda le destinazioni, come per gli italiani, lo stato di New York, in questo caso per il decimo anno consecutivo, è finito al primo posto con 9,8 milioni di turisti e un +5% rispetto al 2012. Sul secondo gradino la Florida con 7,2 milioni, record assoluto per i viaggiatori provenienti da oltremare, e un +10%, terza la California con 6,5 milioni e un incremento dell’8%, Louisiana e Texas, rispettivamente con +18% e +17% sono stati invece gli stati con il maggior incremento di visitatori.
Per quello che riguarda le città se New York City è prima alle sue spalle si piazza Miami, quindi Los Angeles, Orlando e San Francisco. Se si guardano invece i maggiori incrementi nessuno ha fatto come Houston (+22%) e Orlando (+17%).
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