Detroit, New York, Miami, Los Angeles e naturalmente Miami Beach: sono queste, secondo i più recenti dati forniti della National Association of Realtors, l’associazione degli agenti immobiliari americani, le città che in luglio sono state maggiormente ‘setacciate’ dagli italiani in cerca di casa negli States. Tutte destinazioni in un certo senso ovvie, eccetto una: Detroit, città in bancarotta, ma che i nostri connazionali (e non solo) vedono come un buon affare, per il futuro. Nell’ultimo rapporto annuale, sempre della NAR, arrivato alla fine di marzo, erano stati calcolati in 68,2 miliardi di dollari gli investimenti nel ‘mattone americano’ da parte degli stranieri. Canadesi in testa con il 23%, poi Cina (12%), Messico (8%), India (5%) e Germania e Argentina (3%), ecco la ‘Top Five’ con gli italiani che però non appaiono proprio, almeno se si resta sulla soglia del 2%. Però dall’Italia arrivano numeri differenti, anche perchè ovviamente visti da una ottica diversa.
Negli ultimi cinque anni gli acquisti di immobili all’estero infatti sono aumentati del 20%, non si compra più casa dentro i confini, vista la crisi e tutto il resto, ma fuori sì. Nei primi sei mesi di quest’anno sono state infatti comprate 19.000 case (termine che comprende ogni tipo di immobile) all’estero, su base annua un 26,7% in più, un balzo davvero enorme e si prevede che quando si arriverà alla fine del 2013 saranno 42.000 con un incremento del 5,5% rispetto ai dodici mesi precedenti. Solo il 46% degli acquisti italiani fuori dai confini nazionali avviene per mero investimento, in crescita infatti ci sono le seconde case. Mediamente la cifra destinata all’acquisto è di 130.000 euro, in calo rispetto ai precedenti rilevamenti. Questo per quello che concerne il mercato internazionale degli italiani che poi, per ciò che riguarda gli Stati Uniti ha un interessante 16%, con New York e Miami le due città che raccolgono i maggiori entusiasmi. Ma anche questi dati devono essere presi con le dovute cautele in quanto nella graduatoria di Miami, per il mese di maggio, gli italiani occupavano soltanto il nono posto, uno in meno se si guardava poi lo stesso periodo dell’anno precedente. Sono brasiliani attualmente coloro i quali non hanno rivali nel momento in cui c’è da acquistare case a South Beach.
Il successo, non solo come destinazione per le vacanze, ma anche per acquistare un appartamento, Miami lo deve non solo alle proprie spiagge, ma anche a una organizzazione che nel campo del ‘real estate’ ha portato alla partnership con oltre cento associazioni di agenti immobiliari in tutto il mondo. Un successo che però potrebbe rallentare, e l’ha già fatto, a causa dell’aumento dei prezzi, costante ormai, che si sta verificando da un po’ di tempo. Tra il 2007 e il 2009, gli anni della crisi profonda americana che poi nel settore degli immobili era stata, se possibile, anche peggio, gli acquirenti internazionali avevano fatto quasi razzia di appartamenti, case, ville, sì perché non costavano niente, o quasi.
Tornando infatti all’ultimo rapporto della NRA, si può notare come gli investimenti, gli acquisti effettuati da compratori stranieri, negli ultimi 12 mesi abbiamo subito un calo valutabile in 14 miliardi di dollari. "A causa degli alti prezzi ho deciso di non comprare più a Miami – ha detto Norm Glick, investitore canadese con proprietà in Florida – Miami non è più un affare come poteva esserlo un anno fa". Ma nell’area di Miami-Dade, la contea, il 45% degli immobili sono posseduti da stranieri e negli ultimi dodici mesi il valore ha subito una impennata del 14%. "Quasi il 25% degli acquirenti che hanno comprato casa a Miami tra il 2009 e il 2012 – ha spiegato alla Reuters Brigitte Lina lombardi, associata della Keller Williams Elite Properties – adesso non lo fanno più visti gli aumenti, anzi stanno pensando di vendere". È quello degli aumenti dei prezzi un trend nazionale negli Stati Uniti: a maggio, per fare un altro esempio, a San Diego in California si è registrato un +17%, mentre a San Francisco gli acquirenti internazionali negli ultimi mesi sono diminuiti del 30%, sempre a causa dei prezzi che stanno tornando ai livelli di prima della grande crisi. E il nuovo boom verificatosi nel mercato immobiliare, ha ispirato un nuovo reality show: ‘Hot Listing Miami’ che seguirà le avventure di Katrina Campins, proprietaria di una agenzia che si occupa di appartamenti e case di gran lusso.
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