L’anno scorso il turismo italiano negli Stati Uniti e più in generale i visitatori con passaporto tricolore hanno subìto uno dei decrementi più sostanziosi che si ricordino: – 7%. Un crollo che soltanto in Spagna ha avuto dimensioni maggiori. Colpa della crisi economica che nel turismo è andata a cercare le prime vittime. Pochi soldi in Italia, una situazione difficile e i primi tagli che gli italiani si sono dati hanno colpito i viaggi e gli Stati Uniti sono stati penalizzati con una perdita appunto del 7% rispetto all’anno precedente. Ma anche se i dati ufficiali continuano a puntare al ribasso gli americani sembra proprio che non vogliano perdere il turismo italiano e allora con iniziative che non hanno quasi precedenti stanno cercando di riconquistarci. Anche i primi tre mesi di quest’anno, sono questi gli ultimi dati ufficiali dell’Office of Travel & Tourism Industries, non si sono rivelati incoraggianti: rispetto al 2012, anno nero come abbiamo visto, si è infatti registrato un ulteriore calo, dell’1%, con gennaio (-2,8%) e febbraio (-1,5) davvero negativi, mentre una piccola speranza è arrivata da marzo che, al confronto con lo stesso mese dell’anno scorso, ha fatto vedere uno 0,8% in più. Un raggio di sole che però non è bastato a rimandare in attivo il primo trimestre del 2013. Ecco allora che anche alla luce di questi risultati davvero negativi, gli operatori turistici stanno cercando di venire incontro al turista italiano, facendo in modo di avvicinare, per quello che è possibile, gli Stati Uniti all’Italia. Come? Parlando la stessa lingua.
Una idea che aveva già portato avanti, nella propria webpage, più di un anno fa, le Florida Keys e che poi più o meno nello stesso periodo aveva abbracciato anche la Charlotte Chamber, la camera di commercio della città del North Carolina. Se per le Keys si trattava esclusivamente di turismo, una webpage che ancora oggi è possibile leggere in italiano, per Charlotte il discorso portato avanti è stato sicuramente più ampio in quanto l’idea di usare la nostra lingua è stata dettata dal fatto che gli industriali italiani in quella zona hanno trovato terreno fertile e quindi mettere a disposizione un mezzo simile a chi in Italia sta pensando di ampliare la propria attività economica negli Stati Uniti non può fare altro che aiutare a incanalare la scelta verso quella regione. Così se si vuole avviare una attività economica nella zona di Charlotte, senza bisogno di un interprete si possono avere, dal proprio ufficio, direttamente le prime nozioni indispensabili per avere un’idea di quello che ci si troverà di fronte una volta attraversato l’Atlantico. Ma c’è stato anche chi ha pensato che una pagina web da sola forse non può bastare, più convincente una brochure. Ed è arrivata anche questa, direttamente dal Montana, uno stato che tra l’altro non può essere tra le prime scelte di chi arriva negli States per turismo, ma che una volta conosciuto è impossibile da dimenticare. Il Montana infatti è uno degli stati più affascinanti degli USA e da visitmt.com, che è l’office state travel, attraverso RMI Italy, che lo rappresenta nel nostro Paese, è partita l’iniziativa di una brochure di venti pagine tutta nella nostra lingua. Si parte dalla storia, per arrivare fino agli itinerari, passando dalle sei regioni che compongono lo stato, compresa la zona che dà accesso al celeberrimo parco di Yellowstone, una meraviglia della natura, il ‘National Park’ più celebre degli Stati Uniti dove davvero si può osservare uno spettacolo irripetibile. Poi ancora le sette riserve indiane, che sono dislocate soprattutto a nord dello stato, poi i ranch la cultura di questa terra che è popolata da nemmeno un milione di abitanti. E dopo aver dato una idea di quando particolare e affascinante sia questo stato, c’è spazio anche per i suggerimenti, tre percorsi ciascuno nelle due zone più conosciute, Yellowstone naturalmente e il Glacier National Park che, per il fatto di collegarsi con il Waterton Lakes National Park in Canada, ha costituito il primo International Peace Park del mondo. Il Glacier, da solo, si estende su un area di oltre 4.000 chilometri quadrati con 1.126 chilometri di sentieri e camminate, accogliendo 260 specie di uccelli e 70 di mammiferi, compresi gli orsi grizzlies e neri, mentre lo Yellowstone è grande più del doppio (quasi 9.000 chilometri quadrati) con 1.528 chilometri di sentieri, 60 specie di mammiferi e più di 10.000 formazioni termali. Una natura straordinaria che adesso si può leggere anche in italiano.
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