“Non ci sarà nessuna crisi, governeremo a lungo”. Ne è convinto Matteo Salvini, che ai presenti in occasione del pranzo per il suo compleanno ha detto: “Dopo le elezioni dello scorso marzo parlando con Berlusconi gli ho detto ‘se faccio un passo indietro poi viene un governo tecnico, che spremerà l’Italia’. E’ stato Berlusconi a dirmi di andare a fare il Governo”.
Dunque torna il sereno in seno all’esecutivo sulla Tav. “Non c’è nessuna crisi in vista” ha spiegato il vicepremier leghista, “la situazione economica è tale che nessuno si può permettere di giocare sul futuro degli italiani”.
Entrando nel merito della Torino-Lione, Salvini ha poi aggiunto: “Farò di tutto perché, coinvolgendo la Francia e l’Europa, l’opera si faccia“. “Una riduzione e revisione” del progetto della Tav “è sicuramente doverosa, e anche una ridiscussione dei finanziamenti”. “Non si può fare una mezza Tav evidentemente. Faremo quello che abbiamo promesso agli italiani, la revisione del progetto, questo sarà. Le crisi le lascio come dibattito giornalistico, non ci sarà nessuna crisi e questo governo lavorerà a lungo”. E se non si dovesse trovare un accordo nel governo “si può pronunciare il Parlamento, si possono pronunciare gli italiani con un referendum consultivo. L’accordo si può trovare in Parlamento o nel Paese”. Una cosa è certa, per Salvini: il governo va avanti.
Stefano Buffagni, sottosegretario M5S, cinguetta su Twitter: “Felice che Salvini abbia cambiato idea, la crisi era stata minacciata da lui. Ci rincuora sapere che abbia a cuore il destino del governo come noi. Dobbiamo lavorare per gli italiani, c’è ancora molto da fare”.
Per il Pd quello messo in scena dal governo gialloverde è tutto un teatrino, “una pantomima”, scrive il dem Stefano Esposito: “Su appalti Tav pantomima continua. Lunedi’ Telt fara’ partire gli appalti, M5S dira’ che tanto potranno essere bloccati, Matteo Salvini dira’ che per lui si va avanti e la meneranno cosi’ fino al 26 maggio”. “Per bloccare devono approvare una legge e non lo possono fare. Quindi la Tav si fara’. Il resto e’ noia e propaganda”.
Nel frattempo trapela una precisazione da palazzo Chigi: “Si va verso il rinvio dei bandi” di Telt per la Tav. “Non partiranno lunedì”. Una precisazione rispetto alla notizia del Sole24Ore della lettera inviata da Palazzo Chigi alla Telt per autorizzare l’approvazione di avvisi per i 2,3 miliardi di lavori del tunnel di base della Tav con la clausola di dissolvenza. In mattinata, sempre di Tav ha parlato anche il presidente della Camera, Roberto Fico. Il no alla Tav “non è un atto ideologico”, ma una “battaglia identitaria del Movimento 5 Stelle e quindi ne comprendo bene la durezza”.