“Colpo di Stato d’agosto”: questo il titolo dell’ultimo post pubblicato sul sito di Beppe Grillo. “Il vero obiettivo di questo governo – si legge – e’ la distruzione dell’impianto costituzionale per poter cambiare le regole del gioco democratico e assicurare ai partiti il potere e la greppia di Stato. Per cambiare la Costituzione senza impedimenti da parte dell’opposizione in Parlamento e senza il consenso dei cittadini, che ne sono i veri custodi – attacca Grillo – i partiti vogliono cambiare l’articolo 138, l’architrave. In seguito, sara’ istituita una Bicamerale per rivedere la Costituzione con statisti del calibro di Berlusconi (o dei suoi servi, non fa differenza) e di D’Alema e degli altri caporioni del pdmenoelle. Per questo e’ nato il governo di larghe intese che di tutto si preoccupa tranne che dei problemi del Paese".
Grillo spiega: “L’articolo 138 e’ la barriera tra la Costituzione e i partiti. Impedisce che ne sia fatta carne da porco. Prevede due volte il voto delle Camere e un referendum popolare di conferma. I saggi, prima 10 e poi 40, di stretta osservanza governativa, solo Pd, Pdmenoelle e Scelta civica, nessuno del M5S, stanno operando laboriosamente per spossessare il Parlamento delle sue (poche) prerogative".
"I colpi di Stato, come scrisse Curzio Malaparte in Tecnica di colpo di Stato, quasi mai ricorrono alla violenza, di solito avvengono in modo apparentemente legale, nel silenzio ovattato delle cosiddette istituzioni" e Beppe Grillo ritiene proprio che "il cambiamento della Costituzione discusso ieri in commissione Affari Costituzionali in soli 55 minuti per poter essere votato in Aula, in tutta fretta, il primo di agosto, senza neppure la possibilita’ di emendarlo, con gli italiani in ferie e con la stampa e le televisioni di Stato asservite e mute, e’ un colpo di Stato annunciato". "E i colpi di Stato – conclude il leader del Movimento 5 Stelle – vanno combattuti, in nome della democrazia".
LE REAZIONI Sandro Bondi, senatore del PdL, commenta così le parole di Grillo: il Movimento 5 Stelle “non e’ la cura alla crisi del nostro Paese, ma un altro modo di manifestarsi della malattia che da anni affligge l’Italia". Nello Formisano, deputato di Centro Democratico, in una nota dichiara: “Non e’ ammissibile che ogni esternazione pubblica di Beppe Grillo contenga offese e ingiurie nei confronti delle istituzioni del Paese che sono l’architrave della nostra democrazia. Ben vengano le critiche all’operato del Governo e delle forze politiche, purche’ siano costruttive e contenenti proposte. La protesta fine a se stessa non produce alcun risultato. Grillo moderi il linguaggio, spesso le parole sono piu’ pesanti delle armi".
































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