In occasione delle celebrazioni per i 60 anni dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli, la Fondazione Studi ha pubblicato un’indagine dedicata ai giovani italiani all’estero, offrendo un quadro che ribalta molti luoghi comuni.
“Un giovane su tre, dopo un periodo all’estero, sceglie di rientrare in Italia”, ha dichiarato al Corriere della Sera Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale.
Nel 2024 i rientri sono stati circa 53mila, a fronte di 156mila partenze.
“È un dato significativo – ha spiegato De Luca – perché dimostra che la mobilità giovanile non è più sinonimo di fuga, ma rappresenta un percorso di formazione e crescita personale. I giovani partono per imparare, per confrontarsi con il mondo, ma sempre più spesso tornano con nuove competenze e con la volontà di contribuire allo sviluppo del Paese”.
Solo il 26% di chi parte lo fa perché non trova lavoro in Italia; la maggioranza sceglie di emigrare per fare esperienza e arricchire il proprio curriculum. “Si tratta di un fenomeno fisiologico – ha concluso De Luca – tipico delle generazioni globali”.






























