I medici di un ospedale militare del Cairo ricevettero ordini di non usare anestetici mentre curavano i manifestanti rimasti feriti negli scontri nei pressi del ministero della Difesa egiziano nel maggio dello scorso anno. E’ quanto afferma il quotidiano ‘the Guardian’ che e’ riuscito ad ottenere capitoli del rapporto redatto da sedici esperti nominati dal presidente egiziano Mohamed Morsi sul ruolo delle forze armate e della polizia nelle violenze contro i manifestanti durante e dopo la rivoluzione, che nel febbraio 2011 rovescio’ Hosni Mubarak. Dal rapporto, secondo il Guardian, emerge che le forze armate egiziane hanno partecipato a sparizioni, torture e uccisioni, incluso al museo egizio su piazza Tahrir durante la rivoluzione del 2011. Mille persone, tra cui molti detenuti, sono tuttora considerati desaparecidos, sottolinea il quotidiano. ‘Il comitato ha trovato che molti cittadini morirono durante la loro detenzione nelle mani delle forze armate e che non sono stati sepolti in fosse comuni’, riporta il Guardian, citando il rapporto che raccomanda un’indagine sui vertici delle forze armate, che hanno guidato il Paese dalla caduta dell’ex rais fino al giugno scorso quando venne eletto Morsi.
Nell’articolo pubblicato il quotidiano si sofferma sulle violazioni commesse negli scontri ad Abbasseya, quasi un anno fa, e sul trattamento riservato ai manifestanti portati all’ospedale militare di Kobri el Qoba, affermando che le testimonianze raccolte nel dossier indicano che ‘medici infermieri e ufficiali hanno anche pestato i manifestanti feriti e che un ufficiale ordino’ che venissero rinchiusi nei sotterranei’. Anche in questo caso, sottolinea il quotidiano, il rapporto raccomanda una indagine sui vertici delle forze armate. ‘Anche se il rapporto non e’ mai stato ufficialmente pubblicato il suo status di documento presidenziale rappresenta il primo riconoscimento della portata delle atrocita’ durante e dopo la rivoluzione’, scrive il quotidiano britannico, secondo il quale il rapporto di mille pagine e’ stato presentato a Morsi e al procuratore generale Talaat Abdallah in gennaio, ma non e’ ancora stato diffuso. Il Guardian dice di avere contattato il portavoce della presidenza secondo il quale Morsi non ha visto il rapporto che e’ ancora al vaglio del procuratore generale.
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