Sono italiani residenti all’estero, regolarmente iscritti all’Aire, e – non per colpa loro (comportamenti alimentari scorretti a parte) – soffrono di diabete. Solo perché colpiti da questa malattia, vengono discriminati da Ambasciate e Consolati italiani nel mondo. Perché? Semplice: agli italiani che soffrono di diabete non viene rinnovata la patente di guida presso le nostre strutture diplomatiche oltre confine.
La denuncia, chiarissima, arriva dalla Fand – Associazione italiana diabetici, che raggruppa 101 Associazioni italiane di persone con diabete; denuncia contenuta in una lettera a Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in cui si chiede il suo intervento urgente: “Secondo il Codice della strada – si legge nella comunicazione della Fand – è possibile rinnovare la patente di guida, per chi risiede o dimora da almeno 6 mesi all’estero, presso le rappresentanze diplomatiche italiane. La norma vale per tutti i titolari di patente di guida rilasciata nel nostro Paese, cittadini italiani e stranieri, ma non per le persone con diabete". Avete capito? Una situazione che sa dell’incredibile.
Egidio Archero, presidente Fand, spiega: “In sintesi, l’art. 126, rifacendosi all’art. 119 (commi 2bis e 4) che regola i casi che richiedono accertamenti medici specifici, preclude la possibilita’ a un cittadino residente all’estero, in possesso di patente italiana, e affetto da diabete o altra malattia che richieda analoghi accertamenti medici, di godere degli stessi diritti di ogni altro cittadino". E così, “mentre un cittadino normale trasferitosi all’estero puo’ rinnovare la patente presso le rappresentanze diplomatiche, un cittadino con diabete non puo’ farlo”. Se non è discriminazione questa, diteci voi cos’è.
Il presidente della Fand domanda: l’italiano residente all’estero e affetto da diabete, “cosa deve fare? Conseguire ex novo la patente di guida della nazione in cui dimora o risiede? Oppure tornare in Italia, magari dall’altro capo del mondo, per sbrigare le relative pratiche?”. E rivolgendosi direttamente a Lupi, conclude: “Signor Ministro, conosciamo la sua sensibilita’ e la sua attenzione alle disparita’ e alle ingiustizie, perche’ tale noi consideriamo questa situazione. A nome di Fand le chiedo un intervento autorevole per modificare questa disposizione del tutto discriminatoria nei confronti dei cittadini con diabete". ItaliaChiamaItalia condivide l’appello della Fand e si augura che il ministro Lupi si muova in fretta.
































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