‘Alle volte, ne sono consapevole, sono una peste. Non sono perfetto ma sono uno che lavora duro, e che non ha mai commesso nessun crimine, non ho scontato nessuna pena in prigione, e lavoro per guadagnarmi da vivere. Hell’s kitchen e’ un centro di addestramento militare per chef professionisti, che vogliono vincere qualcosa di importante’. Il pluristellato chef Gordon Ramsay, una specie di capo marines oltre che il giudice culinario piu’ esigente e perfido della tv dal 3 settembre torna su Sky Uno per la decima stagione di Hell’s kitchen, nell’attesa si e’ confessato cosi’ nei giorni scorsi davanti alle telecamera dell’ammiraglia della piattaforma satellitare svelando quello che c’e’ al di la’ della maschera di giudice inflessibile: la nascita del suo amore per la gastronomia, gli esordi in TV e curiosita’ e aneddoti direttamente dalle cucine e dai retroscena dei suoi programmi di maggior successo Uno HD.
Non e’ solo uno chef geniale, ma una vera e propria multinazionale del gusto. Ramsay, scozzese di nascita londinese d’adozione di fama planetaria, ha una ventina di ristoranti in tutto il mondo, fra cui il capostipite che porta il suo nome, a Londra (3 stelle Michelin).
Prendersi sul serio e’ la chiave del successo di Ramsay, le sue sfuriate memorabili, la sua aggressivita’ e sincerita’ nello stroncare qualsiasi concorrente che non si dovesse rivelare all’altezza dei suoi standard sviluppano una potente fascinazione nel telespettatore. L’appassionato di Gordon, biondo sguardo assassino, non riesce a farne a meno, a prescindere dal format nel quale il cuoco e’ inserito. ‘All’inizio e’ davvero tosto, a meta’ credo sia un po’ meglio ma alla fine diventa un sogno, perche’ io inizio a guidarli, a seguirli individualmente e loro cominciano a comprendere l’enorme opportunita’ che hanno’. Ramsay rivela che l’inizio del programma non gli ‘piace affatto, la parte centrale no mi entusiasma mentre il finale (quando si apre la porta ed esce il vincitore, che porta a casa un ingaggio da 250mila dollari) e’ quella che amo di piu’. Ma svela anche aneddoti curiosi della decima stagione che sta gia’ andando in onda negli Usa e vedremo in Italia su Sky Uno dal 3 settembre: ‘eravamo in un ristorante stracolmo, quando una delle ragazze ha messo il pollo nel forno, tra gli ospiti c’erano tanti vip, giocatori di basket e calcio, avevo David Beckham in cucina a mangiar….hanno perso il pollo! come si fa a perdere un pollo e’ volato via?…ma dico!!!’.
I suoi talent show televisivi, trasmessi in tutto il mondo (Hell’s Kitchen, Kitchen Nightmares, The F Word) lo hanno reso talmente celebre che conta un affollatissimo ‘italian fan club’, come fosse un calciatore. Tuttavia questi suoi show mostrano meglio di tanti altri programmi sugli chef in quale razza di guaio si infili chi pensa di aprire un ristorante. Disciplina, propensione al sacrificio e talento.
Prima di dedicarsi alla cucina, Ramsay giocava nelle giovanili dei Rangers e fu scelto per giocare nell’under 14 per lo Warwickshire. Nel 1984 venne selezionato in prova nei Rangers, il club di cui e’ stato tifoso da bambino. Si infortuno’ seriamente al ginocchio durante gli allenamenti ma continuo’ ad allenarsi. Successivamente si ruppe un legamento crociato dello stesso ginocchio mentre giocava una partita a squash. A causa di tali eventi fu costretto ad abbandonare il calcio. Oggi detentore di 9 stelle Michelin, profuse tra i suoi ristoranti sparpagliati in tutto il mondo.
































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