Pier Ferdinando Casini, ospite a Radio Anch’io su Radio1 Rai, commenta la recente nota del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con la quale – secondo il leader Udc -, il capo dello Stato “ha messo tutti di fronte alle proprie responsabilita’: nessuno ha piu’ alibi" non solo sui temi della giustizia ma anche sulle attivita’ del governo per la ripresa, a partire dalla questione dell’Imu. “Chi vuole destabilizzare continuera’ a farlo ma paghera’ le sue responsabilità", spiega Casini riferendosi sia a Pd che a Pdl.
Sul Popolo della Liberta’ in particolare Casini aggiunge: "Sono sempre rispettoso e attento quando commento questioni che riguardano il Pdl, ma credo che ci sia gente attorno a Berlusconi che sta facendo una gigantesca speculazione, anche in ordine al futuro politico del Pdl stesso: non so se e’ afflato autentico di amore verso Berlusconi o volgare speculazione, anche interessata, di chi gioca una partita politica che ha poco a che fare con Berlusconi e molto a che fare con il futuro politico delle singole persone. Certi consigli e certe attese rivolti verso l’intervento di Napolitano non avevano ragione di esistere: che poteva dire Napolitano, che la condanna sparisce, si annulla?".
Per Casini “la nota di Napolitano delude non solo i falchi del Pdl ma anche chi nel Pd sotto sotto auspica elezioni anticipate, e non sono pochi. Dal punto di vista politico il capo dello Stato toglie alibi a tutti e dice di ragionare sui dati di fatto, e’ da irresponsabili far cadere il governo in un momento in cui si intravedono bagliori di ripresa".
Certo è che Berlusconi, osserva il leader centrista, “ha un riconoscimento politico dal comunicato di Napolitano. Il capo dello Stato non poteva dire di piu’, ma riconosce che forme e modi dell’impegno futuro del leader del Pdl li stabilira’ il Cavaliere. La nota esprime un rispetto per la persona, che non viene meno per la condanna, e anche per un popolo che l’ha votato e che continua a sostenerlo".
































Discussione su questo articolo