Durante il dibattito sul disegno di legge per la revisione dei servizi rivolti ai cittadini e alle imprese all’estero, nell’Aula della Camera sono intervenuti gli onorevoli del Pd Fabio Porta e Toni Ricciardi.
“Questo provvedimento – ha detto Porta, eletto nella ripartizione estera America Meridionale – nasce con una grande ambizione: migliorare i servizi per gli italiani all’estero, intervenendo su carte d’identità, passaporti e sull’organizzazione del Ministero. Tuttavia – ha aggiunto -, siamo ancora lontani dall’obiettivo”.
Porta ha riconosciuto “una certa sensibilità da parte dei sottosegretari Orsini e Silli”, ma ha sottolineato che “il testo, così com’è, rischia di ostacolare invece che favorire gli italiani nel mondo”.
“La comunità degli italiani all’estero – ha concluso – chiede rispetto e ha diritto a servizi rapidi, accessibili e moderni”.
“Questo disegno di legge rappresenta la continuazione del provvedimento sulla cittadinanza, che abbiamo già duramente contestato”. Lo ha affermato Toni Ricciardi, deputato del Partito Democratico eletto nella ripartizione estera Europa, intervenendo alla Camera.
“È una scelta politica chiara – ha aggiunto –: siete il Governo che più di ogni altro ha sottratto diritti agli italiani all’estero. Continueremo a impegnarci per attenuare la penalizzazione crescente che colpisce un patrimonio fondamentale del nostro Paese”.
“Se il trend migratorio degli ultimi cinque anni proseguirà, entro il prossimo quinquennio gli iscritti AIRE supereranno i 10 milioni. Si tratta di una comunità che vive una nuova dimensione, quella dei ‘diversamente presenti’, come li ha definiti la sociologa Delfina Licata: cittadini caratterizzati da una mobilità circolare e non più da un’emigrazione stabile”.
“Questa realtà deve orientare i servizi consolari, che devono garantire diritti essenziali indipendentemente dal luogo in cui si vive”.
Governo taglia servizi, ma grazie al PD ottenuti miglioramenti concreti
Dunque secondo Ricciardi “con il disegno di legge per la revisione dei servizi agli italiani all’estero prosegue l’attacco del Governo ai diritti dei nostri connazionali nel mondo”.
“Nonostante ciò – ha proseguito – la nostra azione parlamentare ha consentito di ottenere risultati significativi: il tempo per il riconoscimento della cittadinanza è stato ridotto da 48 a 36 mesi; l’attivazione della nuova Direzione generale per la cittadinanza è stata rinviata al 2028, mantenendo fino ad allora la gestione delle pratiche ai consolati; è stato introdotto l’obbligo di consultare i sindacati per il rinnovo contrattuale degli operatori consolari; dal 1° giugno 2026 gli iscritti AIRE potranno finalmente richiedere la Carta d’Identità Elettronica in tutti i comuni italiani”.
“Continueremo a vigilare – ha concluso Ricciardi – affinché non vengano limitati i diritti di cittadinanza e venga tutelato il legame profondo che unisce milioni di italiani nel mondo al loro Paese. Gli italiani all’estero non sono un problema né una minaccia, ma una risorsa preziosa per l’Italia”.






























