E’ decollata con 13 milioni di debiti, e’ atterrata con un rosso stimato di circa 140 milioni. Il tracollo di Windjet, la compagnia aerea low cost che ha sospeso l’operativita’ lasciando a terra oltre 300 mila passeggeri, e’ scritto nei documenti finanziari. Gli ultimi tre bilanci d’esercizio sono stati chiusi in perdita, con numeri in costante aumento: -182.577 mila euro nel 2009, -3 milioni nel 2010 e oltre -10 milioni stimati nel 2011.
Il grosso dei debiti la societa’ dell’imprenditore catanese Antonio Pulvirenti li ha con i fornitori. Una voce che e’ cresciuta in maniera sensibile negli ultimi anni, sfiorando quota 55 milioni nel 2008, a fronte dei 7,2 milioni di nove anni fa. La Sac, la societa’ di gestione dello scalo etneo di Fontanarossa, vanta crediti per 7 milioni di euro, mentre l’azienda che gestisce l’aeroporto di Rimini rivendica 2 milioni.
Anche nei confronti delle banche l’esposizione e’ cresciuta di pari passo all’aumento dei ricavi (133 mln nel 2005, 223 mln nel 2008): nel 2006 Windjet era scoperta col sistema creditizio per 4,1 milioni, cifra che in due anni e’ quintuplicata (quasi 19 milioni). Di utili, invece, la compagnia ne ha visti pochi. A parte 1,4 milioni del 2005 e 767 mila euro del 2008, tutti i bilanci sono stati chiusi in perdita.
Partita con 33 dipendenti, la societa’ gia’ l’anno successivo alla costituzione (era il 2003) aveva 221 lavoratori, 330 nel 2005, 409 nel 2006, fino agli attuali 504.
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