Primi passi verso il rinnovamento – e soprattutto verso il Mondiale del 2014 in Brasile – di Fabio Capello, da qualche settimana neocommissario tecnico della Nazionale russa, che domani esordira’ in amichevole contro la Costa d’Avorio. L’allenatore italiano, come egli stesso ha riferito da Mosca, nell’immediato avra’ un duplice obiettivo: riscattare la delusione calcistica di un intero Paese, dopo la clamorosa debacle a Euro 2012 (con tanto di eliminazione dopo il primo turno), e riconquistare la stima dei tifosi.
Capello dovra’ lavorare molto e rinnovare tantissimo, nell’applicazione del suo progetto tattico. A tal proposito, a dire il vero, non ha perso tempo per ringiovanire una squadra che era uscita con le ossa rotte dalla fase a gironi degli ultimi Europei (sconfitta dalla Grecia per 1-0). Il successore dell’olandese Dick Advocaat ha mantenuto l’ossatura di base e chiamato cinque nuovi elementi, fra cui i terzini Georgi Schennikov, del Cska Mosca, e Arseni Logashov, dell’Anzhi Makhachkala. I due giovani, che sono stati prelevati direttamente dall’Under 21, sono considerati giocatori dalle grandi prospettive e porteranno una ventata di freschezza in squadra.
Capello ha incontrato i giocatori per la prima volta ieri e poi ha dichiarato di essere ‘molto orgoglioso di lavorare con una Nazionale forte come quella russa’. ‘Il primo obiettivo – ha aggiunto l’ex allenatore di Roma, Milan e Juve – e’ quello di riconquistare l’affetto dei tifosi, che si sono sentiti frustrati dall’esito di Euro 2012′. I giocatori sono gia’ dalla sua parte. ‘Capello ha ragione nel mantenere la spina dorsale della Russia – ha detto Schennikov, al sito dell’Uefa -. Allo stesso tempo alcuni volti nuovi meritano la convocazione. Non ho mai fatto il tifo per le squadre di Capello prima, ma l’ho sempre seguito. Vedremo come cambieremo con lui’.
L’allenatore italiano ha anche spostato il quartier generale della Nazionale: dall’hotel nel cuore di Mosca, preferito da Advocaat, ha deciso di passare alla tranquilla e austera area di Kratovo. ‘Per me non ci saranno privilegiati’, ha tenuto a sottolineare. ‘L’elemento principale e’ il rispetto reciproco tra chiunque lavori con la squadra – ha fatto notare -. Qui sono tutti uguali, tutti sullo stesso livello. Per ottenere risultati dovremo lavorare tutti duramente’. Un segnale dei suoi, Capello lo ha lanciato, confermando Arshavin capitano della Nazionale, nonostante le dure critiche della stampa e dei tifosi rivolti al giocatore dopo l’eliminazione dall’Europeo.
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