La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all’Italia per non aver allineato la propria legislazione in materia di agevolazioni fiscali IMU/TARI per i pensionati non residenti alle disposizioni sulla libera circolazione delle persone (articolo 21 TFUE e articolo 28 SEE), sulla libera circolazione dei lavoratori (articolo 45 TFUE e articolo 28 SEE) e sulla libertà di stabilimento (articolo 49 TFUE e articolo 31 SEE).
La normativa italiana prevede che i pensionati non residenti possano beneficiare dei vantaggi fiscali IMU/TARI solo a condizione che risiedano nel Paese estero che eroga la pensione e abbiano contribuito sia al sistema previdenziale italiano sia a un sistema previdenziale estero con cui sia in vigore un accordo internazionale, il che riguarda anche i pensionati non residenti che hanno contribuito ai sistemi previdenziali di organizzazioni internazionali.
È quindi meno attraente per tali pensionati non residenti acquistare e/o mantenere immobili in Italia, solo perché esercitano il loro diritto di trasferirsi in un altro Stato membro dell’UE/SEE o hanno lavorato per un’organizzazione internazionale durante la loro carriera professionale.
La Commissione invia pertanto una lettera di costituzione in mora all’Italia, che ha ora due mesi di tempo per rispondere e porre rimedio alle carenze sollevate dalla Commissione.
In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato.






























