Tammy Abraham dice addio alla Roma: nuova vita al Beşiktaş
Tammy Abraham lascia la Roma. Lo fa dopo quattro stagioni dense di emozioni, gol, promesse mantenute e momenti bui. Il centravanti inglese, arrivato nell’estate del 2021 dal Chelsea, ha accettato l’offerta del Beşiktaş, che lo accoglierà con un contratto quadriennale e l’ambizione di rilanciarlo in grande stile. Un addio che segna la fine di un percorso iniziato tra gli applausi dell’Olimpico e terminato con la consapevolezza di aver vissuto un’avventura intensa, seppur altalenante.
Il trasferimento, concluso con una formula che prevede un prestito oneroso da 2 milioni di euro, un obbligo di riscatto fissato a 13 milioni e 2 milioni di bonus, è stato definito nei giorni scorsi. Una chiusura utile per la Roma anche in ottica di Fair Play Finanziario. Intanto, come riportato anche da diversi siti specializzati in previsioni calcistiche e quote internazionali come Betway sports, il trasferimento del centravanti inglese ha attirato l’interesse degli appassionati per il possibile impatto di Abraham nel campionato turco.
Un amore sbocciato subito
L’arrivo nella Capitale di Abraham era stato salutato come un colpo di grande prestigio. José Mourinho lo volle fortemente, intuendo le potenzialità di un attaccante giovane, strutturato fisicamente e con margini di crescita. La prima stagione del numero 9 inglese fu scintillante: 27 gol in tutte le competizioni, record per un calciatore straniero al primo anno in giallorosso. In Conference League fu uno dei grandi protagonisti, segnando in semifinale e risultando determinante nel cammino che portò la Roma a vincere il trofeo contro il Feyenoord a Tirana.
Non solo numeri: Abraham entrò presto nel cuore dei tifosi per il suo carisma, l’entusiasmo e la dedizione. Divenne un simbolo della Roma europea, quella che tornava ad alzare un trofeo continentale dopo oltre 60 anni.
Il lento declino e l’ombra degli infortuni
Ma il calcio, si sa, è imprevedibile. La seconda stagione segnò un primo calo di rendimento: appena 9 gol, meno continuità e più panchine. E poi, nel giugno del 2023, l’infortunio più temuto: rottura del legamento crociato anteriore. Abraham si fece male durante l’ultima giornata di campionato contro lo Spezia. Operazione, mesi di stop e un lungo recupero che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi tutta la stagione successiva.
La Roma, nel frattempo, cambiava pelle. Mourinho si avviava verso l’addio, il club cercava nuove soluzioni per l’attacco. Abraham tornò a disposizione nel marzo del 2024, ma era chiaro che il suo ciclo in giallorosso fosse arrivato al capolinea.
La parentesi Milan e la scelta Beşiktaş
Per rimettersi in gioco, Abraham si trasferì al Milan in prestito. In rossonero collezionò 44 presenze e 10 reti, ma non riuscì a convincere il club a puntare su di lui per il futuro. Così, una volta rientrato alla base, la Roma ha iniziato a cercare una sistemazione definitiva per il suo cartellino.
Il Beşiktaş si è fatto avanti con decisione, trovando un’intesa con il calciatore e con il club. Dietro questa mossa c’è anche la mano di Ole Gunnar Solskjær, nuovo tecnico del club turco, che punta sull’inglese per costruire un reparto offensivo competitivo insieme a Ciro Immobile, altro nome di prestigio approdato a Istanbul. Abraham, 27 anni, riparte con motivazioni alte e la voglia di tornare protagonista.
Una Roma che cambia
Per i giallorossi, questa cessione rappresenta anche una necessità. Il nuovo allenatore Gian Piero Gasperini chiede profili diversi per il suo gioco verticale e dinamico. Liberarsi di un ingaggio pesante (oltre 5 milioni lordi a stagione) e ottenere un incasso da reinvestire sul mercato è una strategia funzionale, soprattutto in vista del ritorno in Europa League.
Abraham, al di là degli ultimi mesi difficili, lascia comunque un segno nella storia recente della Roma. Il suo contributo nella stagione 2021/22 è stato determinante per il trofeo europeo e per la rinascita dell’entusiasmo attorno alla squadra. I tifosi gli riconoscono l’impegno, la serietà e il legame creato con la città, che lui stesso ha sempre definito “casa”.
Cosa aspettarsi dal futuro
Il passaggio al campionato turco rappresenta una sfida interessante per Abraham. La Süper Lig è in crescita e il Beşiktaş vuole tornare a competere ai vertici. L’ambiente caldo e passionale di Istanbul potrebbe essere il contesto ideale per rilanciarsi, magari ritrovando quella brillantezza atletica e mentale che sembrava smarrita dopo l’infortunio.
Per l’inglese sarà anche un’occasione per tornare nel giro della nazionale, obiettivo dichiarato. Il ct Gareth Southgate lo ha sempre tenuto in considerazione, e con l’Europeo alle spalle e il Mondiale 2026 all’orizzonte, un ritorno in forma potrebbe riaprire le porte dei Tre Leoni.
Un addio tra affetto e rimpianti
La Roma saluta Abraham con affetto. I tifosi, pur consapevoli che il suo ciclo si fosse concluso, ricordano con emozione la sua corsa esultante sotto la Curva Sud, i gol nel derby, la determinazione con cui ha sempre affrontato ogni sfida. Non è diventato una leggenda del club, ma ha lasciato un’impronta significativa.
Il calcio è fatto di momenti, e quello tra Abraham e la Roma è stato un incontro intenso, vero, interrotto forse troppo presto, ma capace di regalare emozioni sincere. Ora l’Inghilterra e la Turchia lo osservano: Tammy ha ancora tempo per riscrivere la sua storia.































