Addio a Luigi Pallaro, mancato ieri mattina a Buenos Aires. Il “senador” aveva 93 anni. Oggi scrive di lui Il Mattino di Padova: “Figura poliedrica – imprenditore affermato e politico – Pallaro è stato l’icona dell’emigrato di successo: partì giovanissimo, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, dalla frazione di Lobia di San Giorgio in Bosco e fece fortuna in Argentina”.
“Intraprendente – si legge ancora – raccontava di aver trovato subito porte aperte e nell’arco di sette mesi aveva già un’impresa. Da un punto di vista industriale e commerciale ha fondato e diretto realtà produttive nell’ambito dell’automazione, della tecnologia industriale e del settore minerario; si è affermato nel settore alimentare, commercializzando alimenti freschi e gelato, ha trasformato una superficie di terreno incolto pari a più di sei volte la Repubblica di San Marino in un’azienda agricola che esporta carne in tutto il mondo”.
Pallaro “era stato eletto a Palazzo Madama nella lista indipendente Associazioni Italiane in Sud America e il suo voto divenne determinante per la nascita del secondo governo Prodi. Neanche due anni dopo, la mancata fiducia di Pallaro contribuì a far cadere l’esecutivo”.
IL RICORDO DI GIANLUIGI FERRETTI
“La notizia della morte del Sen. Luigi Pallaro mi ha profondamente rattristato. Con lui se ne va un grande italiano che si era conquistato successo e ammirazione in Argentina senza mai dimenticare le sue origini. Sempre in prima fila nella vita associativa, fu uno dei combattenti per i diritti degli italiani nel mondo accanto a Tremaglia, primo fra tutti il voto”. Lo scrive su Facebook Gianluigi Ferretti, responsabile internazionale Ugl.
“Presidente storico della Camera di Commercio Italiana in Repubblica Argentina e di Feditalia, organizzava ogni anni il convegno dei giovani italiani. Nel 2016 fu eletto Senatore. Nel 2013 fu insignito del Premio L’Italiano. Spesso io e lui abbiamo discusso con franchezza, come si fa fra veri amici che si rispettano. L’ho visto l’ultima volta nel novembre 2016 all’Associazione Trevisana di Buenos Aires in occasione della visita di Luca Zaia, il Governatore del suo Veneto (era padovano doc). Piango la sua perdita e porgo le mie sentite condoglianze ai famigliari”.
IL RICORDO DI MARIANO GAZZOLA
“Oggi abbiamo ricevuto la triste notizia della morte di Luigi Pallaro. Con molti successi e alcuni errori, ha sempre saputo promuovere, con passione e convinzione, la causa degli italiani nel mondo. Lo ha fatto come protagonista e leader nei momenti più storici, come nella crisi del 2001 e negli anni successivi, quando insegnava agli allora giovani che partecipavamo ai congressi della gioventù Italo Argentina che le crisi si superano con l’unità di coloro che pensano diversamente, e che le crisi non sono altro che opportunità di costruire il futuro”. Così su Facebook Mariano Gazzola, vicesegretario generale CGIE per l’America Latina e coordinatore MAIE Sud America.
“Presidente della Feditalia, della Camera di Commercio Italiana e del Comites di Buenos Aires, Vice Segretario per l’America Latina del CGIE e Senatore della Repubblica Italiana eletto dagli italiani residenti in Sud America. Se n’è andato un maestro”, conclude Gazzola.
SOTTOSEGRETARIO MERLO
“Oggi se n’è andato un amico. Lo ricorderò sempre con affetto e rispetto. Ciao Luigi”. Lo scrive su Facebook il Sottosegretario agli Esteri Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero. Merlo entrò in Parlamento per la prima volta nel 2006 proprio in ticket con Pallaro: lui al Senato, Merlo alla Camera.
LA NOTA DEL CGIE
“Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero esprime profondi sentimenti di cordoglio alla famiglia del Senatore Luigi Pallaro, deceduto in Argentina. Il Senatore Luigi Pallaro prima di servire il nostro Paese nell’Aula più alta del Parlamento italiano è stato protagonista nella vita delle nostre comunità in Argentina, che ha rappresentato con autorevolezza anche nel CGIE, nel quale ha rivestito per lunghi anni la carica di Vicesegretario per il Continente Sud America”. Così si legge in una nota del CGIE.
“Il suo impegno al servizio delle istituzioni italiane è riconosciuto e lascerà una traccia indelebile nelle Comunità degli italiani all’estero, in particolare in Argentina alle quale ha lasciato in eredità alle Associazioni il senso e l’importanza del lavoro unitario. Esprimiamo alla famiglia e agli italiani in America latina le nostre più sentite condoglianze per la dolorosa perdita”.