Trovati 260mila euro in sacchetti di plastica e altri nascosti nel doppiofondo di alcune mensole.
È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Brescia nel corso di un’indagine che ha portato al sequestro complessivo di 320mila euro in contanti a tre imprenditori del basso Garda, attivi nel commercio di metalli ferrosi.
Secondo gli inquirenti, i tre sarebbero a capo di un gruppo specializzato in fatture false e nel rientro di denaro contante a favore di aziende del territorio – oltre che delle proprie – per abbattere illecitamente la pressione fiscale.
Il sistema prevedeva anche la collaborazione di cittadini cinesi che, dietro una commissione del 3%, facevano rientrare dall’estero somme di denaro in contanti.
Gli imprenditori bresciani, invece, trattenevano percentuali comprese tra il 5 e il 22% sulle operazioni gestite per conto dei clienti.
La Guardia di Finanza stima che il volume complessivo delle fatture false emesse e incassate dal gruppo ammonti a circa 100 milioni di euro.































