Matteo Salvini, parlando alle telecamere a margine dell’intervento a Unicoop, a proposito della cena di questa sera del presidente Conte con Juncker, ha detto: “Spero che questa cena sia utile. Non credo che a Bruxelles si preoccupino dello zero virgola, all’Europa serve un’Italia che cresce. E sanzioni e ricatti non servono nè all’Italia nè all’Ue”.
Governo diviso sul reddito di cittadinanza? ”L’importante è che siano soldi che vanno nelle tasche dei cittadini italiani, stiamo ragionando sulle forme e sui modi. L’importante è che quei soldi ci siano”.
Sull’immigrazione, rivendica, ”sarebbe finita a campa cavallo se avessi dovuto aspettare Parigi e Bruxelles. Ci sono momenti che bisogna farsi spazio, largo coi gomiti per difendere i propri ideali”.
”Ho letto dai giornali della volontà di Savona di dimettersi, e così l’ho chiamato e gli ho chiesto: ‘Paolo, ma ti dimetti?’ E lui mi ha risposto ‘Non ci penso proprio’. E’ surreale”. ”I giornali non vale più la pena leggerli, lo dico a malincuore perché sono un giornalista professionista anch’io. Ma leggendoli ogni giorno scopro cose che non so nemmeno io di me stesso, tipo che sono stato a cena con qualcuno mentre sono stato a casa solo la sera prima”.
Parlando della crisi demografica in Italia all’assemblea generale del Forum delle associazioni familiari: “Ci sono milioni di ragazzi e ragazze italiani che vorrebbero avere non uno, ma due o tre bimbi. E’ chiaro che devono avere un lavoro stabile, una prospettiva di crescita in questo Paese e hanno bisogno di istituzioni che li aiutino. Su questo la riflessione la faccio e la farò, nel senso che si deve e si puo’ fare di più”.
“Mi piacerebbe che si cominciasse un percorso diverso perche’ i dati sono devastanti”, “l’Italia e’ un paese dove non nascono i bambini, ma anche un paese da dove scappano i diciottenni e i pensionati. Spero di dimostrare che cambiare si puo’ e in questo caso si deve. E se c’e’ qualcuno che pensa di sostituire etnicamente gli italiani con chi arriva dall’altra parte del mondo rispondo che mi sembra una follia”.
“Stamattina mi ha chiamato un giornalista e mi ha chiesto: ‘Hai visto sui giornali i sondaggi?’. ‘No’, gli ho risposto. ‘Guarda – mi ha detto – che con quei dati ti conviene far saltare il governo’. ‘Caro mio – ho risposto – possono darmi anche il 92%, ma se firmo un contratto, se prendo un impegno io non cambio idea, faccio di tutto per mantenere l’impegno preso. Certo facendo cose nel rispetto della sensibilita’ di tutti”.
“Io non vado avanti a pane e sondaggi”, aggiunge Salvini, che torna a evidenziare la “correttezza” e la “lealtà” dell’alleato di governo Di Maio. Poco dopo ribadisce il concetto a margine del Congresso Unicoop a Roma: “Cercano di farci litigare, ma quando prendo un impegno che dura cinque anni do il sangue per mandarlo avanti fino alla fine”.