Nichi Vendola in conferenza stampa alla Camera: “Il patto del Nazareno era stato presentato come un punto di svolta epocale, ma oggi e’ crepato. Oggi il Parlamento e’ umiliato e offeso, ridotto a un votificio, cosa dovrebbe varare?". Il leader Sel parla della riforma della Costituzione come di un "grave errore e rischio. Occorrerebbe trarre una conseguenza politica dalla morte del patto del Nazareno altrimenti il morto vive e produce gli effetti di un morto che ancora e’ capace di influenzare i vivi".
"Vorremo chiedere a Renzi e al Pd se non e’ il caso di fermare la macchina, perche’ la Costituzione e’ anima del Paese e l’idea che possa essere cambiata con l’imprimatur berlusconiano la troviamo contraddittoria. Bisogna fermarsi a discutere senza camicie di forza che stanno umiliando il Parlamento".
"Non si puo’ fare in questa maniera l a riforma costituzionale, tanto piu’ perche’ il quadro politico e’ cambiato, ci sono maggioranze variabili, il Pd dovrebbe riflettere, anche sul passaggio di truppe dal partito di Monti. Che significa la sanzione formale della montizazzione del Partito Democratico?". Per il leader di Sel ora che il patto del Nazareno e’ rotto "non significa che siamo felici e aderiamo a queste riforme, continuiamo a fare la nostra battaglia di opposizione".
Il governatore della Puglia poi rivolge “un appello non strumentale al capo del governo: non si puo’ esprimere solidarieta’ a Tsipras ed essere subalterni alla religione dell’austerity. Oggi dalla Grecia parte una possibilita’ vitale per l’Europa – ha aggiunto Vendola -, le crisi europee necessitano di cambiare verso all’Unione Europea, non e’ sufficiente una cravatta, Renzi non ha bisogno di esprimere solidarieta’ a Tsipras ma deve esprimere solidarieta’ al popolo italiano alleandosi con Tsipras".
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