Dopo la pausa estiva il governo è alle prese con le riforme. Silvio Berlusconi, tornado l’altro giorno dalla Russia, dove ha trascorso un lungo settimana con l’amico Putin, per il momento tace. La linea di Forza Italia resta la stessa: senato elettivo e premio di coalizione. Se Renzi ci sta bene, altrimenti vada avanti da solo, ragionano gli azzurri. Che ribadiscono: siamo pronti a votare no.
Berlusconi tace e preferisce non parlare del ddl Boschi, anche perché il Cav è convinto che Renzi – come è accaduto finora – alla fine al Senato la spunterà. Per qualche dissidente del Pd che farà mancare il proprio voto, ci saranno i verdiniani a soccorrere il governo. Paolo Romani, capogruppo azzurro a Palazzo Madama, sottolinea: “Se dovesse rimanere invariata la situazione così come sembra prospettarsi, il voto di Fi sarà convintamente negativo”. A Montecitorio Renato Brunetta, presidente dei deputati Fi, avverte: “Senza Fi, e senza la minoranza del Partito democratico, Renzi va a casa”. Ma il rischio che davvero l’esecutivo possa cadere è remoto… Anche perché, si sa, i parlamentari non vogliono mica perdere la propria poltrona.
Il Berlusca tace, dicevamo. Ma questo suo silenzio preoccupa non poco gli azzurri, stanchi di una linea, quella di Forza Italia, non chiara. Che facciamo? Come ci poniamo rispetto a Renzi? E a Salvini? E questo centrodestra unito che tanto sogna Silvio, come si costruisce? Tanti interrogativi ai quali l’uomo di Arcore promette, parlando con chi gli sta vicino, che risponderà molto presto. Quando riprenderà a tornare in tv e a girare l’Italia provincia per provincia.
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