"Destra e sinistra hanno passato l’ultimo anno ad assaltare il governo con ogni tono e ogni mezzo. Non ce l’hanno fatta: e dunque oggi indietreggiano, serrano le file e si riorganizzano". Lo afferma il premier Matteo Renzi, in un colloquio con La Stampa in edicola oggi. "Mettiamo le cose nel loro ordine, intanto, per capire con che cosa abbiamo a che fare. Di fronte c’e’, prima di tutto, una pesante sconfitta di Salvini – aggiunge -. Mesi fa, a Ponte di Legno, lancio’ il "blocca Italia": il 6, il 7 e l’8 novembre – disse – bloccheremo il Paese contro il governo. Sto monitorando quel che accade in giro per l’Italia, e l’unico blocco di cui mi dicono – onestamente – e’ quello intorno alla scaletta degli interventi dal palco di Bologna… L’iniziativa di Salvini e’ fallita. Ed e’ fallita perche’ la parola d’ordine era sbagliata: questo Paese non va bloccato, ma spinto avanti e rilanciato".
"Stanno tentando di risistemarsi in qualche modo – sottolinea Renzi – ma l’Italia moderata non seguira’ Berlusconi, se l’approdo dovesse essere la subordinazione a quelli del Carroccio. Credo che il leader di Forza Italia stia cercando di capire quanto vale e quanto pesa nel confronto con Salvini: da quella parte e’ tutta una gara di equilibri e mosse per registrare chi e’ il piu’ forte. Ma vedrete che Berlusconi capira’ in fretta di aver preso una strada lungo la quale il suo elettorato non lo seguira’".
E a Sinistra Italiana dice: "Intanto auguri: non li considero nemici del popolo come io non vorrei esser considerato un attentatore della democrazia. Sono dei nuovi competitor quindi li rispetto e non li prendo sottogamba. Detto questo, e’ evidente che anche la loro iniziativa e’ il prodotto di una sconfitta, e che quel che accade e’ una riedizione di quanto gia’ avvenuto in passato a sinistra, con Bertinotti prima e con Vendola poi… Certa sinistra ha passato un anno ventre a terra contro di me e contro il governo: non c’era piazza dove la Fiom non mi aspettasse per chiedere lavoro, in Parlamento hanno fatto aventini e votato contro ogni nostro provvedimento, sono stato accusato di attentare alla democrazia – e secondo alcuni ci sono stati piu’ attentati che giorni di pioggia… – e hanno messo in campo uno sciopero generale come non ne facevano da anni… Quando attaccano "Happy Days" non lo fanno perche’ si sentono lontano da Fonzie, ma perche’ si sentono lontani dalla felicita’. Senza scomodare la costituzione americana e la filosofia politica, io invece credo che la felicita’ sia l’orizzonte politico da dare agli italiani".
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