Ecco il capo della Lega: “Una cosa su cui dovremmo intervenire l’anno prossimo – ha detto Salvini – è il tema reddito di cittadinanza, perché garantirlo a chi non può lavorare e’ sacrosanto, disabili, invalidi, persone in difficoltà; il problema è che gli abusi e i furti ormai sono quotidiani per cui regalare miliardi di euro a chi magari arriva dall’estero, fa un salto in Italia e torna a casa mantenuto a spese degli italiani non è possibile” .
“Prima del Covid – ha aggiunto – si parlava di avere tre offerte di lavoro congrue da poter accettare, se ti offrono un posto di lavoro e rinunci per quello che mi riguarda hai perso; per cui è tutto da rivedere, anche perché sono 8 miliardi di spesa e con otto miliardi alle imprese immaginate quante assunzioni verrebbero permesse. E’ un tema su cui lavoreremo in Parlamento dal mese prossimo”.
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte alza le barricate: “Ogni giorno Salvini e Meloni si svegliano e lottano contro i sostegni dello Stato alle persone e alle famiglie in difficoltà economica. A ogni occasione – l’ultima il Consiglio dei Ministri di oggi – alcune forze anche di maggioranza si danno da fare per sabotarli. Si battono contro gli aiuti per chi è senza lavoro, per chi lo sta cercando o affonda nel precariato, senza percepire paghe dignitose”.
Ebbene, affonda Conte, “che approfondiscano un po’. In base a dati di inizio 2021 fra le persone che percepiscono il Reddito oltre 360mila lavorano, evidentemente con paghe basse, con cui non si arriva alla fine del mese. Ignorano che questo strumento è un’ancora di salvezza per molti disabili, minori e soggetti fragili; che in molti non sono ad oziare sul divano ma alle prese con piani e processi di formazione e acquisizione di titoli di studio per trovare una strada lavorativa; che il Reddito è stato un argine di protezione anche di fronte all’emergenza Covid”. Dunque “giù le mani dal Reddito di cittadinanza. Certo, il M5S è al lavoro per migliorarlo sul lato delle politiche attive e di inserimento nel mercato del lavoro, da sempre carenti in Italia”.