In un mondo dove non si dimette mai nessuno – perché riteniamo di essere tutti indispensabili – ho provato infinito affetto per un Papa che annuncia il suo passo indietro rendendosi conto che le forze lo abbandonano e che in passato troppe volte c’è chi ha approfittato in modo non sempre trasparente quando un pontefice manifesta un suo naturale declino fisico. In Benedetto XVI ha quindi prevalso il senso di responsabilità e la certezza di come alla Chiesa di oggi serva una guida sicura, rinnovata e che stia al passo di una umanità che corre in modo prorompente, ma spesso senza riferimenti.
Il mio saluto al Papa – ricordo come ora quel pomeriggio in piazza San Pietro il giorno che è stato eletto – è quindi innanzitutto un “grazie” per la Sua testimonianza, cui segue una riflessione profonda e una preghiera. Rispetto tutte le opinioni dei lettori, voi rispettate la mia ovvero quella di una persona che cerca sempre di più nella riflessione e nella preghiera le risposte a tante domande per la vita personale e pratica, politica ed amministrativa. Come in politica tanti vogliono apparire ed altri, in silenzio, lavorano sodo intendendola prima di tutto come servizio, molto di più la Chiesa è fatta non solo di un papa e di vescovi, ovvero di uomini a volte in posizioni prestigiose e di prima fila, ma soprattutto di tante persone silenziose, religiose e laiche, giovani ed anziane, donne e uomini, che ogni giorno offrono agli altri un po’ (o tutto) di se stessi. E’ questa la grande forza del cristianesimo missionario per le vie del mondo: “amate il vostro prossimo”…
Spesso è duro vivere oggi, nel concreto, le parole insegnate duemila anni fa sulle rive del lago di Galilea in una società che propone idoli o ideali antitetici, ma sterminati eserciti di persone ieri come oggi si ritrovano ogni giorno a pensarci, a scegliere, a vivere quegli insegnamenti trovando proprio in quelle parole la forza per andare avanti. Quell’uomo di Roma, oggi così fragile e stanco, per me rappresenta da sempre un punto di riferimento, una proposta, il coraggio di confermare una scelta e anche per questo lo sento particolarmente vicino.
































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