Dieci anni fa era nota praticamente solo a Roma. Oggi la pinsa la conoscono e la consumano nove italiani su dieci ed è arrivata anche nei supermercati e nella ristorazione all’estero.
Un successo che sta facendo crescere a doppia cifra l’azienda di Reggio Emilia Pinsami nata nel 2017 e che tra il 2021 e il 2024 ha quasi quadruplicato il giro d’affari, arrivando a superare i 39 milioni di euro, con un Cagr del 57,64%.
Una performance che le ha fatto guadagnare la 76esima posizione nel ranking dei Leader della crescita 2026 elaborato dal Sole 24 Ore e da Statista e il terzo posto nella categoria food.
Oggi il prodotto è ormai presente in una quarantina di Paesi che generano il 70% dei ricavi complessivi dell’azienda, ben 15 punti percentuali in più rispetto al 2023.
Forte la presenza in Germania, Belgio, Polonia, Francia e Svizzera, sia con il proprio marchio sia attraverso la produzione per private label.
Pinsami intende continuare a crescere aprendo nuovi mercati, consolidando quelli già raggiunti e puntando sulla continua innovazione di prodotto.
Tra le novità più recenti, la pinsa cacio e pepe, presentata il mese scorso all’Anuga di Colonia: una creazione pensata specificamente per il mercato internazionale, che sfrutta l’enorme successo globale di questo condimento considerato un simbolo della cucina italiana.
La storia della pinsa e dell’azienda che l’ha portata nel mondo dimostra quanto il saper fare italiano, quando unisce tradizione e innovazione, possa trasformarsi in un successo globale.
Una testimonianza concreta del valore delle nostre eccellenze, capaci di raccontare l’Italia anche lontano dai confini nazionali e di costruire nuove opportunità per tutto il settore agroalimentare.































