La velocità della luce non è più insuperabile. Oggi all’Auditorium del Cern di Ginevra il ricercatore italiano Dario Auterio ha illustrato e spiegato per quasi due ore i sorprendenti risulati ottenuti sulla velocita’ dei neutrini dall’esperimento Opera (che osserva il fascio di neutrini che va dal Cern di Ginevra ai Laboratori del Gran Sasso) davanti ad una sala gremita, interessata ed animata da ‘un sano scetticismo scientifico’.
Al termine di una presentazione su come i neutrini sono risultati piu’ veloci della luce – una presentazione durata un’ora ed illustrata da numerose foto, grafici, testi e diagrammi – il primo commento della sala e’ spettato al Premio Nobel per la fisica Samuel Ting che ha citato anche il fisico Antonio Zichici, ‘che per primo nel 1979 lancio’ l’idea dei laboratori nazionali del Gran Sasso’. Poi e’ giunta la salva di domande per chiedere se proprio tutti i possibili fattori erano stati presi in considerazione.
‘Il seminario e’ stato estremamente interessante. E’ stato accolto molto bene, con lunghi applausi’, ha osservato Benedetto Gorini, ricercatore al Cern di Ginevra. ‘Lo scopo del seminario era quello di confrontarsi con la comunita’ scientifica. C’era una sorta di scetticismo, ma di mestiere’, e un ‘po’ di scetticismo non inficia in alcuna maniera l’accoglienza della presentazione e del lavoro. Siamo pagati per essere scettici’, ha aggiunto Gorini.
Dalla presentazione infine ‘non sono emersi vizi di forma, ma servono complementi di indagini’.
I dati della collaborazione internazionale Opera indicano senza equivoci che i neutrini sono piu’ veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il risultato e’ ottenuto dall’esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern verso i Laboratori del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). I ricercatori, coordinati da Antonio Ereditato, hanno analizzato oltre 15.000 neutrini tra quelli che, una volta prodotti dall’acceleratore del Cern Super Proton Synchrotron, percorrono i 730 chilometri che separano il Cern dal Gran Sasso. I dati presentati oggi dimostrano che impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocita’ attesa. I dati, presentati da Dario Autiero, sono stati raccolti negli ultimi tre anni, durante i quali sono stati misurati e rimisurati piu’ volte con l’aiuto di Gps e orologi atomici. Alla calibrazione ha contribuito perfino il tremendo terremoto de L’Aquila del 6 aprile 2009, che ha lasciato una linea spezzata, rompendo la continuita’ dei dati.
Il risultato, completamente inaspettato, e’ che i neutrini battono di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce. ‘Gli strumenti che abbiamo utilizzato non era stati progettati a questo scopo’, ha detto Ereditato. ‘Il nostro obiettivo era studiare l’oscillazione del neutrino, ma per scrupolo abbiamo deciso di fare anche delle misure accessorie’, ha aggiunto. ‘Adesso la speranza e’ che altri esperimenti indipendenti riescano a confermare o meno la scoperta’. I test di conferma sono gia’ pronti negli Stati Uniti e in Giappone, ha detto il direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci. Ci vorra’ un anno per confermare o meno i risultati.
GELMINI: "STRAORDINARIA SCOPERTA CERN-INFN" "La scoperta del Cern di Ginevra e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e’ un avvenimento scientifico di fondamentale importanza. Rivolgo il mio plauso e le mie piu’ sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico. Sono profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito a questo evento che cambiera’ il volto della fisica moderna. Il superamento della velocita’ della luce e’ una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo". Lo afferma in una nota il ministro dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca, Mariastella Gelmini. "Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si e’ svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro – prosegue -. Inoltre, oggi l’Italia sostiene il Cern con assoluta convinzione, con un contributo di oltre 80 milioni di euro l’anno e gli eventi che stiamo vivendo ci confermano che si tratta di una scelta giusta e lungimirante".
BATTUTA VELOCITA’ LUCE: GIORELLO, EISTEIN COMUNQUE GRANDE La grandezza di Albert Einstein non viene meno, anche se i dati sul superamento della velocita’ della luce comunicati oggi dal Cern di Ginevra potranno imporre una revisione della sua eredita’. E’ questo, in sintesi, il pensiero di Giulio Giorello, filosofo della scienza dell’universita’ di Milano. ‘La notizia data oggi ha una grande importanza’, commenta Giorello. ‘ Se davvero esistono particelle capaci di muoversi piu’ veloci della luce, come sembrerebbero dimostrare i dati resi noti dal Cern di Ginevra, allora questo portera’ a una revisione profonda dell’eredita’ di Einstein – aggiunge – senza che pero’ venga meno la sua grandezza’. ‘Bisogna essere cauti’, continua Giorello. ‘E’ ancora presto per dire che si e’ superato Eistein allo stesso modo in cui lui supero’ le teorie di Newton. Prima, per esempio, bisognera’ trovare una teoria che spieghi quello che si e’ osservato’. Di certo il superamento della velocita’ della luce ‘rappresenta una violazione della relativita’ ristretta pubblicata da Einstein nel 1905, e cio’ vuol dire che dobbiamo rivedere alcune idee fondamentali’, serve insomma ‘un ripensamento profondo’.
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