Le polemiche di questi ultimi giorni e le accuse rivolte a Fratelli d’Italia ci debbono fare riflettere. Da sinistra, si chiede una presa di distanza da parte del partito di Giorgia Meloni dai neofascisti che hanno devastato la sede della CGIL di Roma. Meloni replica con forza, continuando a dire che Fratelli d’Italia non è un partito neofascista. La verità è proprio questa: Fratelli d’Italia non è un partito neofascista.
Il partito, infatti, riprende il discorso iniziato nel 1995 con la svolta di Fiuggi, un evento nel quale il Movimento Sociale Italiano divenne Alleanza Nazionale ed abiurò il fascismo. Gianfranco Fini ed i suoi bollarono le infami leggi razziali come “male assoluto”. Fdi non è la versione 2.0 del Movimento Sociale Italiano né è una nuova Alleanza Nazionale. Il partito in questione vuole andare oltre An, guardando al Grand Old Party degli USA, ai Conservatori del Regno Unito e al Likud israeliano come modelli. Insomma, esso guarda a Washington, a Londra e a Gerusalemme e non a Salò.
La destra proposta da Fratelli d’Italia è una destra patriottica, conservatrice e liberale, esattamente come i partiti citati prima. Essa è anche di ispirazione cristiana. Basti pensare che in esso vi sono elementi come Raffaele Fitto, Guido Crosetto e Lucio Malan, i quali non sono certo personaggi nostalgici del Ventennio.
Chi definisce Fratelli d’Italia un partito neofascista lo fa per scarsa conoscenza della storia o per malafede.
Purtroppo, qui in Italia, la destra continua ad essere associata al fascismo. Però, tutti sappiamo che il fascismo è un’ideologia di stampo socialista. Benito Mussolini era un socialista ed il modello di Stato totalitario da lui imposto era un modello socialistoide. Fratelli d’Italia vuole proporre qualcosa di molto diverso. Vuole riportare in auge modelli come quello di Margaret Thatcher e quello di Ronald Reagan. Modelli simili non hanno nulla di fascista. Forse, qualcuno dovrebbe ripassare la storia.
Oltretutto, non esiste neppure un pericolo fascista. I partiti neofascisti, come Forza Nuova, prendono percentuali misere alle elezioni. Dunque, come si può parlare di pericolo di ritorno del fascismo?