Ancora poche ore alla sentenza della Cassazione sul processo Mediaset. E’ infatti atteso per oggi il verdetto dei giudici supremi che vede come imputato Silvio Berlusconi. L’aria che si respira è di estrema prudenza. Il Pg della Corte di Cassazione nella sua arringa ha definito l’ex premier come l’ideatore del sistema della truffa e ha chiesto la conferma della condanna a quattro anni di reclusione (tre condonati grazie all’indulto) e a cinque di interdizione dai pubblici uffici per frode fiscale ai danni dello Stato. In questo caso, visto i limiti di età, Berlusconi sarebbe destinato ai servizi sociali o ai domiciliari.
Franco Coppi, legale di Silvio Berlusconi, a poche ora dalla sentenza al processo Mediaset, spiega di avere sentito il Cavaliere: “è sereno e spera in un esito positivo della vicenda". Lo stesso Coppi è ottimista: "Tenendo conto di quello che ho detto ieri direi di sì. Naturalmente in Camera di consiglio non ci vado io". E riguardo alle manifestazioni di solidarietà organizzate da esponenti del PdL commenta: "Per quello che è il mio ruolo io i processi li affronto al Palazzo di Giustizia. Non mi riguarda quello che fanno gli altri". Aggiunge che è impossibile prevedere a che ora oggi arriverà la sentenza perché "la Camera di consiglio può durare un’ora come sei".
Gaetano Pecorella, ex avvocato di Berlusconi ed ex parlamentare PdL, commenta: “Berlusconi ha fatto delle dichiarazioni molto esplicite sul suo comportamento in caso di condanna, anche se chi lo circonda, secondo me danneggiandolo, ha invece detto esattamente il contrario: ‘faremo saltare tutto, andremo via dal Parlamento’, qualcosa che mi pare francamente poco accettabile". "Credo che l’interesse di Berlusconi sul piano politico – continua Pecorella – sia quello invece di saper affrontare” la realtà, “quale che sia il risultato, con la serenità che sta dimostrando in questi giorni".
Secondo l’avvocato l’obiettivo dell’uomo di Arcore in questi giorni "è quello di arrivare a dimostrare che il Governo di sinistra non riesce a governare o comunque governa solo se glielo consente la destra, quindi se fa una scelta intelligente, è quella di disgiungere i risultati di questo processo dalle sorti del Governo".
































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