"Un sistema politico della Capitale" che "non deve ricorrere alla violenza per gestire appalti perché ha trovato dei tavoli di incontro con la cattiva politica e la cattiva amministrazione"; definisce così il sindaco di Roma, Ignazio Marino l’intreccio tra malavita e politica emerso con le indagini che hanno portato agli arresti di ieri.
Intervistato da La Stampa, sul ruolo del membro della sua segreteria Mattia Stella, quindi precisa: "Ho grande rispetto per il suo lavoro" e "mi ha comunicato che aveva deciso di dimettersi e questo dimostra la grande statura istituzionale della persona".
Parlando poi delle difficoltà incontrate dice: "Sono un sindaco marziano che non si siede a quei tavoli, anzi nemmeno li conosce" e "l’unica possibilità di continuare con quel metodo era togliermi di mezzo".
Infine, su Alemanno dice: "Saranno i magistrati a decidere le responsabilità" e "il Comune di Roma si costituirà parte civile in caso di giudizio".
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