Italiani nel mondo, difficoltà dello sportello consolare a Norimberga: Menia (Fdi) interroga Tajani

Quali iniziative verranno intraprese per affrontare le difficoltà dello sportello consolare a Norimberga a come decongestionare i servizi consolari, offrendo in tempi accettabili i servizi destinati ai connazionali?

Roberto Menia, eletto al Senato con Fratelli d'Italia
Roberto Menia, eletto al Senato con Fratelli d'Italia

Quali iniziative verranno intraprese per affrontare le difficoltà dello sportello consolare a Norimberga a come decongestionare i servizi consolari, offrendo in tempi accettabili i servizi destinati ai connazionali? Questo il sunto dell’interrogazione che il senatore Roberto Menia, responsabile del dipartimento Italiani all’estero di FdI, ha rivolto al Ministro degli affari esteri.

“La questione – si legge in una comunicato – riguarda lo stanziamento di nuovi fondi destinati all’assunzione di personale amministrativo nelle strutture diplomatico-consolari nel mondo, una scelta che ha destato notevole speranza ed attenzione nelle comunità dei connazionali all’estero. Nello specifico, la regione federale della Baviera, territorio ad alta immigrazione italiana, vecchia e nuova, ha una comunità di circa 130.000 connazionali iscritti all’AIRE, di cui quasi 30.000 nella zona di Norimberga. Negli anni si è prodotto un forte calo di presenza del personale consolare e tale squilibrio tra utenza e impiegati, nonostante l’impegno del competente console generale a Monaco, ha provocato un evidente sovraccarico nelle pratiche, principalmente per i passaporti e le carte d’identità elettroniche”.

Si tratta, secondo Menia, di “disagi che toccano principalmente i connazionali che hanno difficoltà di accesso ai servizi consolari telematici, come gli anziani, i disabili, le persone in condizione di povertà, le quali non hanno mezzi o dimestichezza ad usarli per chiedere un appuntamento attraverso la piattaforma Prenot@mi”.

Alla luce di questo quadro Menia ha chiesto al Ministro Tajani se, a prescindere dall’annunciato rafforzamento del personale degli uffici consolari, si ritenga opportuno “adottare il già sperimentato principio (ad esempio a Saarbrücken) della decentralizzazione dei servizi nelle grandi circoscrizioni consolari come la Baviera, creando con piccole unità (due impiegati) lo “sportello consolare”: tale soluzione, specificamente nella città di Norimberga, ove sarebbero disponibili locali gratuiti messi a disposizione dall’ex console onorario, consentirebbe un evidente vantaggio in termini di vicinanza alla comunità (Monaco e Norimberga distano 300 chilometri), snellimento dei servizi, risparmio ed efficienza”.