Giuseppe Angeli, deputato PdL eletto nella ripartizione estera Sud America e residente a Rosario, Argentina, con un comunicato inviato alla redazione di ItaliaChiamaItalia commenta il voto al Senato dei giorni scorsi, contrario alla presenza dei senatori eletti all’estero a Palazzo Madama: “L’approvazione dell’emendamento leghista al Senato che prevede l’eliminazione dei senatori eletti all’estero, anziché la riduzione a quattro, così com’era previsto nella proposta di riforma costituzionale della Commissione Affari Costituzionali del Senato, è un inconcepibile e inaccettabile passo indietro per le comunità di italiani residenti all’estero”.
Angeli non ci sta, non vuole proprio “credere che dopo tanti anni di lotta per ottenere la giusta rappresentanza all’interno del Parlamento dei connazionali oltreconfine si cerchi di rendere tutto vano”. Quella del deputato pidiellino è di fatto un’aspra critica nei confronti dei senatori Fantetti e Giordano, anche loro appartenenti al Popolo della Libertà, anch’essi eletti all’estero, che però in Aula del Senato hanno votato a favore dell’emendamento presentato dal Carroccio, emendamento che appunto cancella la presenza degli eletti all’estero a Palazzo Madama.
Nei giorni scorsi abbiamo già commentato questo terribile e vergognoso episodio: Fantetti e Giordano dovrebbero andare a nascondersi per essersi comportati in un modo così assurdo, così contrario alle comunità italiane residenti oltre confine. Ed è davvero da apprezzare l’intervento di Angeli a difesa delle presenza dei rappresentanti degli italiani all’estero in Senato. Per Angeli quello che Fantetti e Giordano hanno riservato ai connazionali “non è sicuramente il giusto trattamento”, visto anche che coloro “che hanno lasciato l’Italia per svariati motivi non hanno mai perso il contatto con la madre patria, contribuendo sempre alla crescita del nostro Paese”.
In conclusione, l’eletto in Sud America promette di impegnarsi, “quando questo provvedimento arriverà alla Camera, per fare in modo che non abbia seguito. Farò il possibile perché questo non accada”. Grazie Beppe.
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