Italiani all’estero, torna il progetto “Vivere e lavorare in Germania”

Il progetto nato nel 2015-2016 dall'esigenza di dare informazioni e risposte qualificate all'emigrazione italiana che arrivava sempre più numerosa nella regione di Stoccarda

È stato presentato il programma degli eventi informativi previsti per il 2022 da “Vivere e lavorare in Germania / Leben und Arbeiten in Deutschland”, il progetto nato nel 2015-2016 dall’esigenza di dare informazioni e risposte qualificate all’emigrazione italiana che arrivava sempre più numerosa nella regione di Stoccarda. A comunicarlo è Pino Tabbì, presidente ACLI Baden-Württemberg (associazione che fa parte del progetto).

Il Team di preparazione, che comprende i rappresentanti delle varie istituzioni aderenti all’iniziativa, ha programmato per il 2022 una serie di incontri a partire da quello dello scorso mercoledì 30 marzo, dedicato alla “formazione professionale duale in Germania”.

Mercoledì 25 maggio alle ore 18 si terrà quello intitolato “Imparare il tedesco”, patrocinato da Agentur für Arbeit Stuttgart, ACLI Baden-Württemberg e Welcome Service Region Stuttgart. Mercoledì 14 settembre alle ore 18 sarà la volta di “L’inserimento nel mondo del lavoro e ulteriori opportunità di formazione professionale” di Agentur für Arbeit Stuttgart, ACLI Baden-Württemberg e Welcome Service Region Stuttgart; mercoledì 26 ottobre alle ore 18, “Diritti dei lavoratori e contratti di lavoro”, su iniziativa di Faire Mobilität – Beratungsnetzwerk der DGB, ACLI Baden-Württemberg e Welcome Service Region Stuttgart. Infine, mercoledì 23 novembre, sempre alle ore 18, “Riconoscimento di diplomi stranieri”, organizzato da Anerkennungs-und Qualifizierung AWO Stuttgart, ACLI Baden-Württemberg e Welcome Service Region Stuttgart.

Tutti gli incontri sono gratuiti e si svolgeranno on-line sulla piattaforma Zoom. Inoltre, dallo scorso anno gli eventi possono anche essere seguiti in diretta sul canale YouTube di Vivi Stoccarda, che è diventato media-partner del progetto.

Oltre a questi incontri “ufficiali”, le istituzioni aderenti organizzeranno, in proprio e/o in collaborazione, ulteriori incontri informativi sul tema del vivere e lavorare in Germania. Prima del 2015, in Germania operavano diverse iniziative che fornivano consulenza e informazione – il CET (Center for European Trainees), il Welcome Center Stuttgart, il CIANE (Centro Informazioni ACLI Nuova EMIGRAZIONE) e le varie Camere per l’industria, commercio e artigianato (IHK e HWK) -, ma ognuna agiva singolarmente. Dai contatti interpersonali e istituzionali tra i diversi operatori nacque l’idea di avviare un’azione comune tra istituzioni italiane e tedesche, al fine di fornire un servizio d’informazione e di consulenza qualificato ai tanti giovani italiani che continuano ad arrivare in Germania e in particolare a Stoccarda. Vennero quindi avviate delle azioni in comune a favore dei nuovi emigrati italiani.

Il progetto ha poi ricevuto ulteriore concretezza dalla firma di una “Lettera d’intenti”, avvenuta lo scorso 6 dicembre 2016 presso la sede del Consolato Generale d’Italia tra le istituzioni aderenti. Firmatari della “Lettera d’Intenti” sono stati: il Consolato Generale d’Italia in Stoccarda, ACLI Baden-Württemberg, Comunità Cattolica Italiana di Stoccarda, Agentur für Arbeit Stuttgart, Bildungswerk der Baden-Württembergischen Wirtschaft e. V. con il CET – Center for European Trainees, DGB Bezirk Baden-Württemberg, Industrie und Handelskammer Region Stuttgart mit der KAUSA Servicestelle, Handwerkskammer Region Stuttgart e Wirtschaftsförderung Region Stuttgart GmbH (WRS). A partire da quel momento, ogni anno sono state organizzate serate informative sui diversi temi che potevano agevolare il “vivere e lavorare in Germania” della comunità italiana. Tutti gli eventi hanno visto come relatori gli esperti delle varie istituzioni e sono stati fatti in italiano o in tedesco con traduzione in italiano.

La particolarità del progetto “Vivere e lavorare in Germania /Leben und arbeiten in Deutschland” consiste anche nel fatto che la cooperazione tra le istituzioni aderenti comporta una ripartizione e assunzione dei costi e, a differenza di tanti altri progetti simili realizzati in Germania e in altre sedi in Europa, non costa niente al MAE.