Si è riunito oggi alla Farnesina il Comitato di presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero, in programma fino a venerdì. “I lavori procedono. Abbiamo chiari gli impegni – fa sapere il Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone – e molti, moltissimi, progetti in cantiere. C’è fermento e voglia di fare. Ma per realizzare obiettivi concreti, per portare ‘a casa il risultato’ è fondamentale lavorare in sinergia con il Ministero degli Affari Esteri. Ascoltare e farsi ascoltare”.
Oggi si è parlato di progetti a sostegno dell’emigrazione e dello Statuto dei frontalieri. Tra gli ordini del giorno il documento di economia e finanza (DEF) per il 2019 con proiezione triennale.
Il Cgie ha incontrato il sottosegretario al ministero del Lavoro e Politiche sociali, Claudio Cominardi. “E’ sempre positivo quando vengono coinvolti più ministeri – sottolinea Schiavone – per affrontare alcune tematiche la collaborazione è fondamentale”.
Il Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha poi messo di nuovo al centro del dibattito il voto all’estero, la preparazione alle elezioni dell’Europarlamento, la riforma della legge sulla cittadinanza, le misure a sostegno dei cittadini italiani residenti nel Regno Unito dopo il 29 marzo 2019.
Domani i lavori riprenderanno alle 9.30 e si parlerà di promozione di lingua e cultura italiana nel mondo. “Sappiamo – ammette Schiavone – che incontreremo qualche difficoltà perché le risorse tendono al ribasso”. E sempre giovedì si parlerà anche di informazione e si metteranno in luce le iniziative che fanno seguito alla 42esima Assemblea Plenaria del Consiglio generale degli Italiani all’estero che si è tenuta dal 12 al 16 novembre.
Schiavone ha anche ricordato che il Cgie ha fatto tappa a Matera e che si sta lavorando alla Conferenza dei Giovani Italiani nel mondo in programma a Palermo dal 16 al 19 aprile 2019. “Siamo di fronte a un esodo, più che a un’emigrazione. Ce lo dicono i numeri”, sottolinea Schiavone, “si tratta di un fenomeno che non può più essere ignorato”.