Massimo Romagnoli, ex deputato di Forza Italia, è in carcere da oltre cinque mesi ormai. Arrestato in Montenegro con l’accusa di traffico d’armi internazionale, estradato negli Usa, continua a dichiararsi innocente. E in attesa di poterlo dimostrare, dalla prigione americana mantiene i contatti, attraverso un particolare sistema di posta elettronica, con quei pochi amici che gli sono rimasti vicino anche in questo momento di grande difficoltà.
In una lettera alla redazione di ItaliaChiamaItalia, insiste nel ribadire la propria innocenza: “l’America e’ un grande paese e sono certo che il giudice si accorgerà presto che sono completamente innocente e vittima di un disguido”, sottolinea.
In carcere l’ex forzista si è dovuto per forza di cosa organizzare le sue giornate. Le prigioni americane di certo non sono quelle del Montenegro, dunque pur in una situazione assai difficile, la vita in galera va meglio rispetto a quando Massimo era detenuto a Podgorica. Sta studiando molto, in cella, Romagnoli. In particolare le lingue: “Sto imparando lo spagnolo, l’inglese, leggo molto. Faccio ginnastica”. Durante gli incontri con gli altri detenuti, parla di politica, di campagna elettorale, di istituzioni italiane: “mi chiamano il Professore”, racconta alla nostra redazione.
Romagnoli si dice “molto deluso da Forza Italia e dal CGIE”, che non gli hanno dato finora sostegno alcuno, ed è assai riconoscente al senatore Aldo Di Biagio, che fin dall’inizio di questa brutta vicenda gli è stato molto vicino.
Romagnoli si trova rinchiuso nel Metropolitan Correctional Center di New York e dice di avere fiducia nella giustizia americana. Conta di tornare in Italia “non colpevole” alla fine di tutto. “Questo periodo di solitudine mi ha fatto riflettere sui valori della vita, sui valori della fede, chi sono realmente i miei amici”, commenta in un altro messaggio inviato al direttore di ItaliaChiamaItalia, Ricky Filosa.
In galera l’ex parlamentare segue le vicende italiane attraverso giornali e tv, si allena in palestra, fa doccia e barba tutti i giorni (particolare che può apparire banale, ma in prigione non lo è affatto) e prova a mantenere la propria mente attiva. Prova a conservare la propria dignità di uomo. In uno dei suoi messaggi spiega di essersi “fidato di persone sbagliate”, e conclude: “prego ogni giorno per i miei figli, che mi mancano moltissimo, e spero di poter presto tornare libero per iniziare una nuova vita”. E’ ciò che si augurano tutti gli amici, quelli veri, di Massimo Romagnoli.
































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