IL DUBBIO | Come si deve preparare una buona pasta e fagioli?

Cominciamo dalla pasta: maccheroni, ditaloni o ditalini? O tagliatelle sminuzzate a pezzi? Poi... In bianco o con il pomodoro? E poi…

Cominciamo dalla pasta: maccheroni, ditaloni o ditalini? O tagliatelle sminuzzate a pezzi? Poi… In bianco o con il pomodoro? E poi…

“La vita è una combinazione di pasta e magia” (Federico Fellini)

“Le frasi lunghe mi fanno lo stesso effetto della pasta scotta” (Roberto Gervaso)

“Una donna che sa fare la pasta a regola d’arte ha un prestigio che resiste anche oggi a qualsiasi altro richiamo dei tempi” (Sophia Loren)

“La corruzione comincia con un piatto di pasta” (Idro Montanelli)

“Risuni e maccarruna dopu ‘n’ura si diijunu” [Il riso e i maccheroni si digeriscono in un’ora] (Proverbio calabrese)

MEDITAZIONE ESISTENZIALE

Ditemi: è utile o no parlare, confrontarsi con se stessi? Fate attenzione, amici miei, prima di rispondere: per lealtà aggiungo che vi sto tendendo una trappola.

Non mi riferisco infatti ai profondi problemi con cui (e oggi vi chiedo scusa) troppo spesso vi affliggo: ad esempio Dio e la fede, il senso della vita, il rispetto per noi e per gli altri, Socrate, il merito… No, non vi tormento neanche col Genoa, di cui sono tifoso da settant’anni, senza aver capito il perché. Né vi intrattengo sulla mamma, i nonni, i figli e i nipoti; neanche sul dramma del Coronavirus.

Ho passato un’ora con me stesso, meditando su un tema esistenziale: come si deve preparare una buona pasta e fagioli?

IN BIANCO O COL POMODORO?

Eccovi svelato il mio piccolo segreto: forse per festeggiare le riaperture in barba al virus, mi sono confrontato con me stesso su questo tema che ora sta a voi giudicare: forse importante, forse trascurabile.

Per un’ora ho discusso con me stesso su questa domanda: come si prepara, al meglio, la pasta e fagioli? È il mio piatto preferito, e questo valga, se siete indulgenti, come attenuante.

Vi trasferisco i miei dubbi e aspetto con fiducia le vostre opinioni. Cominciamo dalla pasta: maccheroni, ditaloni o ditalini? O tagliatelle sminuzzate a pezzi? Poi… In bianco o con il pomodoro? E se optate per il pomodoro, meglio quello fresco, o la passata?

LE METTIAMO, LE COTICHE DI MAIALE?

Il lardo (in abbondanza) o va bene anche la pancetta? E davvero è il caso di aggiungere un dito di prosciutto crudo? È sufficiente uno spicchio d’aglio, nel soffritto? O meglio due? Il sedano, la carota, il basilico sono indispensabili? E il pepe, nero: si può farne a meno?

Quanto sale e quanto olio? E le aggiungete, o no, le cotiche di maiale? Cipolle in quantità o con prudenza? Il rosmarino e l’alloro ci vanno e, se ci vanno, interi o tritati? E in stile meridionale aggiungeremo cozze e vongole?

Ed eccomi, già sfinito, al primo vero e grande dilemma: i fagioli. In ammollo per una notte o ci accontentiamo di quelli in scatola, pronti al momento?

Siamo al traguardo: quanto lunga la cottura, a fuoco lento o medio? E mica è finita. Il piatto è servito e io aggiungo un dito di vino rosso, un cucchiaio d’olio e ancora un po’ di sale. Ma le perplessità mi attanagliano la coscienza.

Infine, parmigiano o pecorino, o nessuno dei due? Illuminatemi, vi prego.