Silvio Berlusconi, intervistato dalla "Komsomolskaya Pravda", ribadisce di non avere alcuna intenzione di ricandidarsi premier: "Non ho davvero intenzione di candidarmi per la sesta volta alla guida del governo, ma continuero’ ad essere il presidente fondatore del Pdl e lavorero’ per favorire una stagione di riforme per il mio Paese". Così il Cavaliere, che aggiunge: "Credo davvero nella possibilita’ di un cambiamento di sistema che porti l’Italia ad essere uno Stato moderno, efficiente e all’altezza delle sfide globali. Mi considero insomma sempre al servizio del mio Paese e per questo non smettero’ di lavorare e di impegnarmi come ho fatto in tutta la mia vita".
Il leader del Popolo della Libertà torna a sottolineare di essersi fatto da parte nonostante avesse "la maggioranza in Parlamento, sia alla Camera che al Senato, per un atto di responsabilita’ e di generosita’ verso il Paese, per cercare un accordo con l’opposizione sulle riforme istituzionali indispensabili per la governabilita’ del Paese, quelle riforme che da soli non saremmo riusciti ad approvare". Un accordo che si è potuto trovare "solo mettendo in campo un governo di tecnici, un governo che noi sosteniamo con convinzione e lealtà".
Mercoledì 7 marzo Silvio Berlusconi sarà ospite a "Porta a Porta": nel salotto televisivo di Bruno Vespa il Cav torna per la prima volta in televisione dopo le dimissioni da capo del Governo per rispondere alle domande degli italiani su crisi, governo Monti, e sul futuro dei moderati.
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