Una formula senza certezze, una roulette in cui il fattore ‘i’ come imprevedibile vince anche su quello ‘c’, decisamente piu’ collaudato. In quattro gare il mondiale delle monoposto ha sfornato altrettanti vincitori, e la Spagna sembra allinearsi su questa tendenza perche’ se sul circuito di Barcellona c’e’ Lewis Hamilton che si va a prendere la pole dopo quelle conquistate quest’anno gia’ in Australia e Malesia, ma senza vittoria finale per il britannico della McLaren (secondo in classifica con tre ‘bronzi’ e un ottavo posto centrati), in prima fila partira’ una Williams con al volante Pastor Maldonado: il pilota venezuelano coccolato dal presidente Chavez e’ riuscito ad infilarsi tra due campioni del mondo, Hamilton, appunto, e il mito di casa, Fernando Alonso che a Montmelo’ con il terzo posto regala la miglior qualifica stagionale alla Ferrari. Segno che le novita’ apportate sulla F2012 nella prima corsa europea dell’anno qualche vantaggio lo hanno prodotto.
Dietro una bagarre di numeri uno, con le Lotus e un sempre agguerrito Kimi Raikkonen alle spalle di Romain Grosjean, le Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher, ma soprattutto la Red Bull di Sebastian Vettel, che, deludente come quella di Webber, per risparmiare un set di gomme morbide ha dovuto rinunciare a uscire nella terza tornata di qualifiche relegandosi cosi’ all’ottavo posto. Fuori, nella carambola offerta sulla pista infuocata catalana, anche Jenson Button che partira’ dalla sesta fila, dopo essere stato tagliato fuori dalla rosa per la pole. Meno sorprendente, e questa e’ la nota dolente in casa Ferrari, la controprestazione di Felipe Massa, solo 17/o e quindi spinto in fondo (nona fila) sulla griglia.
Quanto basta per aspettarsi un gp in cui il colpo di scena non sarebbe piu’ nemmeno una novita’: e sulla sorpresa e’ calato pero’ il sospetto, un giallo legato ad Hamilton finito sotto indagine per il carburante della sua monoposto, fermata subito dopo il traguardo e non riportata, come previsto, ai box: dicono per un problemino, ma sui motivi i commissari hanno discusso fino a sera per il sospetto che fosse finita la benzina (la norma vuole che nelle monoposto ne rimanga un litro). Hamilton era gia’ stato sanzionato con una multa in Canada nel 2010 per aver arrestato volutamente l’auto per risparmiare la benzina.
Secondo Martin Whitmarsh, team principal delle Frecce d’argento, nella macchina di Hamilton al termine delle qualifiche c’era 1,3 litri di carburante. Quindi in norma. ‘C’e’ stato solo un problema tecnico, ma la parola spetta ai commissari’ dice Whitmarsh.
Maldonado, l’outsider con fama di distruggi macchine e di raccomandato (oltre al presidente del Venezuela a sostenere il pilota ci sono anche i ricchi sponsor del suo paese) insomma si sarebbe potuto ritrovare in pole per la penalizzazione di Hamilton. E la sorpresa poteva diventare sogno.
‘Sono molto soddisfatto – ha detto un sorridente Hamilton, prima che la sua performance si tingesse di giallo – ho cercato di fare tutto in maniera perfetta. Sara’ una gara estremamente difficile, ma vincere qui sarebbe fantastico visti i tanti tifosi che seguono la formula 1′. Non nasconde la sorpresa Maldonado: ‘Puntavo a entrare tra i primi dieci fino a ieri – dice il venezuelano – ma ora spero di poter lottare per il podio. Ho visto che la macchina andava e mi sono detto che tutto era possibile. E ora sono contento per me, per la squadra e per il mio paese’. Che si stringera’ intorno al campione di casa confidando, potenzialita’ del pilota a parte, in quel fattore imprevedibilita’ diventato norma in questo avvio di mondiale di formula 1.
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