Dal prossimo lunedi’ i sei arrestati nell’ambito dell’inchiesta Fonsai saranno ascoltati in procura a Torino. I pm Vittorio Nessi e Marco Gianoglio, che hanno coordinato l’indagine sfociata nelle misure cautelari di mercoledi’ mattina, hanno fissato il calendario che si aprira’ con il manager Emanuele Erbetta e in seguito gli altri. Tranne Paolo Ligresti, che essendo diventato cittadino svizzero da tre settimane, probabilmente evitera’ l’esecuzione dell’ordine di custodia cautelare. Il procedimento riguarda la sottovalutazione della riserva sinistri della compagnia assicurativa nel bilancio 2010 e la distribuzione di dividendi illeciti in quanto questa avrebbe dovuto essere in perdita.
I reati ipotizzati sono le false comunicazioni sociali e la manipolazione del mercato. Il calendario proseguira’ quindi martedi’ con Jonella Ligresti e Fausto Marchionni; mercoledi’ tocchera’ a Giulia Ligresti, giovedi’ ad Antonio Talarico. Resta ancora da fissare l’audizione del patron del gruppo assicurativo, Salvatore Ligresti, ai domiciliari a Milano. Oggi, invece, e’ stato il primo giorno degli interrogatori di garanzia, che si sono aperti con i tre arrestati detenuti in carcere.
I legali delle sorelle Jonella e Giulia Ligresti hanno scelto la stessa strategia difensiva: non rispondere, rispettivamente, ai gip di Cagliari e Vercelli, dove sono detenute, ma annunciare la volonta’ di farlo davanti ai pubblici ministeri. ”Riteniamo – spiegano all’unisono Marco Salomone, che difende Jonella, e Gian Luigi Tizzoni, che rappresenta Giulia – che il giudice naturale del processo sia a Torino e quindi parleremo li”’. Entrambe si dicono ”molto provate” dalla detenzione. In particolare, Jonella che, racconta Salomone dopo averla vista in Sardegna, ”e’ molto preoccupata per i suoi figli”. Anche Erbetta, il terzo arrestato, che si trova nel carcere di Novara, ha scelto di non rispondere ma, accompagnato dal suo legale Cesare Zaccone, ha rilasciato una breve dichiarazione al giudice, con la quale si e’ chiamato fuori da qualsiasi responsabilita’: ”Ho assunto la carica solo il 27 gennaio 2011 – ha detto – e il bilancio del 2010, approvato il 23 marzo successivo, non ho avuto il tempo e il modo di verificarlo. Di quanto puo’ essere successo prima non sono responsabile”. Il suo legale confida che tra pochi giorni la misura cautelare potra’ essere affievolita.
































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