Francamente, nel vedere quelle mura della Pompei romana crollate, quelle transenne, quelle sterpaglie, quell’aria così tetra di abbandono di quella città già sepolta una volta dal Vesuvio e che invece, adesso potrebbe, quasi paradossalmente, dare vita (economicamente parlando) a tutto il comprensorio campano, vedendo tutto ciò, insomma, mi viene da piangere. Siamo un popolo di stupidi! Questo discorso vale, ovviamente, per tutte le Regioni italiane, ma principalmente per la Campania, che ha tremendamente bisogno di “sfruttare” tutte le risorse a disposizione “localmente” per sopravvivere. Ma qui, purtroppo, pare che tutto il bendiddio che c’è (ecco la stupidità) venga “jettato” come le perle ai porci. Una volta, visitando Benevento con un gruppo che si diletta a ritrovare le belle cose “italiane”, un assessore locale ci disse: “Grazie di essere venuti a trovarci, propagandate le nostre bellezze!”. Al che, alterato, gli risposi: Ma siete voi che dovete muovervi… vi dovete dare da fare voi! Con idee nuove, brillanti, accattivanti: per esempio, avete un teatro romano che nessuno conosce: inventatevi un festival, organizzate un incontro internazionale di teatro antico o dialettale o in maschera o di canti popolari. Ma tutto deve essere coordinato scientificamente con la Regione con programmi a scadenza, senza sovrapporsi con altri eventi… Il Ministero del Turismo, da parte sua, invece di interessarsi dei diritti dei cani, farebbe bene a pensare di coordinare tutto il turismo e la cultura, non solo attraverso i musei, ma con rappresentazioni vive che piacciono tanto agli stranieri che portano i soldi “buoni”, dando delle direttive di supporto in tutta la Penisola e proponendo all’estero dei pacchetti comprensivi degli eventi locali. Tutti i 60 milioni di italiani potrebbero vivere benissimo col Turismo culturale, del divertimento e di quello ambientale dell’aria aperta!
Ma possibile che noi, in Italia, vediamo sulla TV di Sky, la storia di Roma e di Pompei riscritta dagli americani? Scherzando, quasi per provocazione, una volta proposi di allestire nel Colosseo delle finte lotte di gladiatori; organizziamo invece per le vie di Pompei una messa in scena di vita romana attiva fatta vivere dai turisti stessi. Ma immaginate quale pubblicità ognuno porterebbe in giro per il mondo? Sulle TV internazionali, almeno, non andrebbero quelle orrende immagini di devastante sciatteria di muri crollati.
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