Italia e Giappone insieme per l’idrogeno: l’associazione italiana di settore H2IT e l’omologa giapponese JH2A mercoledì 24 settembre hanno firmato nel Padiglione Italia all’interno dell’Expo 2025 di Osaka un memorandum of understanding tra per un collaborazione strategica di tre anni.
L’obiettivo è creare una piattaforma per lo scambio di informazioni e lo sviluppo di iniziative industriali nel comparto dell’idrogeno, che dovrà servire a favorire sinergie commerciali e progetti congiunti tra i due Paesi.
Le azioni sul tavolo: comunicazione, creazione di un gruppo di lavoro, condivisione di indicazioni di mercato e di policy, incontri tra delegazioni a eventi chiave – si sta già pensando al prossimo Key Energy a marzo a Rimini.
I fronti: decarbonizzazione dei settori industriali hard to abate, mobilità, sostenibilità della produzione, infrastrutture, soluzioni di stoccaggio.
La firma è avvenuta all’interno dell’evento organizzato da Enea sul futuro dell’energia “Fusione nucleare, idrogeno e digitalizzazione per la transizione energetica: esempi virtuosi di collaborazione tra Italia e Giappone”.
In una giornata che si è evoluta poi in un convegno dedicato all’economia circolare in cui i consorzi di riciclo imballaggi Conai, Corepla (plastica) e Comieco (carta) con Combat (pile, tessili, Raee, pneumatici, materiali compositi) hanno raccontato l’eccellenza italiana nel settore, basata sul sistema di responsabilità estesa del produttore.
Al convegno, il Dtt catalizza l’attenzione sul fronte nucleare (con fornitori come De Pretto Industrie, Icas, Mg Superconductors) insieme al tokamak JT-6oSA, impianto simile che il Giappone ha messo in funzione a Naka nel 2023, grazie anche al contributo italiano, a cominciare proprio da Enea.
L’orizzonte è la realizzazione del fratello maggiore dei due reattori, il Tier in costruzione in Francia, a cui sia Giappone che Italia partecipano.































