Da più parti si propone di istituire un euro del Nord Europa e uno del Sud Europa. Due economie diverse e, quindi, due monete diverse, si sostiene. Questo risolverebbe i noti problemi che hanno afflitto, e affliggono, i Paesi mediterranei? A nostro parere no. Vediamo.
In pratica l’Italia, insieme al altri Paesi, dovrebbe sganciarsi dall’euro attuale, o dal suo valore, per avere un euro più "debole", capace di favorire le esportazioni e stimolare le imprese. Cosa succederebbe? Che i risparmiatori farebbero la fila davanti alle banche per ritirare i propri risparmi e investirli nei Paesi ad economia più solida.
Le banche, per acquisire liquidità, dovrebbero ricorrere al mercato o dichiarare fallimento. Le imprese seguirebbero la sorte delle banche. Si creerebbe una situazione simile a quella dell’uscita dall’euro.
L’Italia, inoltre, farebbe da capofila, rispetto alle altre economie più deboli, assumendo anche il peso di maggiori oneri finanziari per sostenere le altre economie e mettendo a repentaglio la propria.
La soluzione la dobbiamo trovare noi stessi, trasformando questo Paese sclerotizzato da infiniti lacciuoli, pubblici e privati, da corporazioni, sindacati e partiti, in uno Stato e una società efficienti ed efficaci. Conviene a costoro, cioè a buona parte dei cittadini? No, purtroppo.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc/Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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