Pochissimi tifosi, non troppi giornalisti, comunque molto rumorosi. E’ questo il contingente greco ‘sbarcato’ finora in una Danzica che, forse per l’atmosfera da autunno inoltrato (18 gradi di massima, e pioggia fitta), sembra non scaldarsi piu’ di tanto per questo evento, a causa forse anche della mancata, almeno per ora, invasione dei tifosi della Germania. Cosi’ la citta’ si divide, e sembrano gia’ lontani i giorni delle folle di sostenitori spagnoli (spendaccioni nonostante la crisi) ed irlandesi, con gestori di ristoranti e negozi che si fregavano le mani. Adesso, anche perche’ Germania-Grecia di domani sara’ l’ultima partita dell’Europeo nella citta’ di Solidarnosc, e’ cominciata la stagione degli sconti nei negozi e delle camere affittate all’ultimo momento e non piu’ a prezzi quadruplicati.
La squadra della Germania, con il ct Loew in testa, continua a dirsi entusiasta di giocare finalmente qui, nella citta’ scelta anche come sede del ritiro, un tempo tedesca e comunque ‘sorella’ della Germania. Il sindaco di Danzica, Pawel Adamowicz, fa parte della schiera di polacchi che, anche per la presenza nel ‘Mannschaft’ dei connazionali Klose e Podolski, fa il tifo per la Germania ed anzi auspica, lo sta ripetendo da ieri, che un giorno Polonia e Germania possano candidarsi insieme all’organizzazione di un Mondiale. Oggi Loew gli ha risposto che ‘Polonia e Germania possono benissimo farlo da sole, ognuna per conto proprio’. Poi c’e’ la parte di polacchi che, come il resto d’Europa, tifa per la Grecia. Un po’ per l’istinto che fa schierare comunque dalla parte del piu’ debole, un po’ perche’ qui qualcuno considera una provocazione la presenza della Germania proprio nella citta’ invasa dalla truppe naziste nel 1939, per l’inizio della seconda guerra mondiale.
Di sicuro tedeschi contro greci, oggi definiti da Loew, ma solo in senso calcistico, ‘artisti della sopravvivenza’, e’ resto d’Europa contro Germania, e monete povere, quindi anche lo zloty (‘ma la nostra economia e’ in costante crescita’, ha sottolineato il sindaco di Danzica), contro la potenza finanziaria tedesca che vuole sempre imporre le proprie regole.
In arrivo sarebbe, insieme ai supporter ellenici ancora in viaggio, qualche striscione anti-Merkel, la Cancelliera che domani sara’ allo stadio, certo e’ che quei pochi greci che camminano nella zona pedonale di Danzica, vestiti con la maglia della loro nazionale sotto al giacchetto anti-pioggia, dicono quasi tutti la stessa cosa: ‘Vogliamo sorprendere come nel 2004, ancora di piu’ contro la Germania: e’ l’orgoglio del povero contro chi vuole sempre dettare legge ed imporci la sua’.
E poi una considerazione che fanno tutti, fans provenienti da Atene e commentatori polacchi appena incontrano un italiano: cosi’ pochi tifosi al seguito non li ha solo la nazionale greca, ma anche l’Italia, ‘ed e’ segno quindi – e’ il commento generale – che state messi male anche voi’. In attesa della sfida Germania contro resto d’Europa, bisogna registrare questa unanime considerazione. E vallo a spiegare, a greci e polacchi, che c’entra anche lo scarso spirito nazionalistico degli italiani.
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