Italia pronta al raddoppio del trasporto di energia elettrica dal Montenegro.
Tra quattro settimane verrà firmato il memorandum d’intesa tra i due Paesi, che apre la strada alla realizzazione di un secondo cavo sottomarino da 445 chilometri tra Kotor e Pescara.
L’opera, che avrà un costo complessivo di 500 milioni di euro, permetterà di duplicare l’attuale capacità di trasporto da 600 Megawatt attraverso il collegamento tra l’Italia e il Montenegro (Monita), realizzato e gestito da Terna ed entrato in funzione nel 2019.
Il ministro montenegrino dell’Energia e delle miniere Admir Sahmanovic, sottolineando l’importanza della partnership strategica con Roma, ha affermato che l’accordo “consentirà di integrare il Montenegro nel sistema energetico dell’Unione europea e di distribuire la nostra energia attraverso l’Italia al resto d’Europa”.
Anche il ministro italiano dell’Ambiente e dell’energia Gilberto Pichetto Fratin ha espresso soddisfazione per l’avanzamento del progetto: “Sono lieto che il secondo cavo, Monita 2, sia stato inserito come progetto di interesse comune tra i candidati a far parte della lista dei progetti transfrontalieri”.
La realizzazione del secondo cavo è subordinata anche al completamento della rete di trasmissione e dei mercati elettrici in Montenegro, Serbia e Bosnia-Erzegovina. Per Podgorica, che conta di tagliare il traguardo di Bruxelles per prima, nel 2028, la collaborazione con l’Italia si consolida nel segno di un’antica amicizia, che risale ai tempi della monarchia, con il matrimonio della regina Elena con Vittorio Emanuele III.































