Beppe Grillo dal suo blog torna ad attaccare Mario Monti, alias “Rigor Montis”: la sua spending review, scrive il leader del Movimento 5 Stelle, “si e’ fermata alle enunciazioni e al morbido suono della parola inglese ‘riviuuuu’. Il governo Monti ha aumentato le tasse, non ha fatto altro. La spending review non e’ stata fatta, ma la taxation review e’ stata strafatta, al punto che per le partite iva, gli artigiani, i piccoli imprenditori e tutti coloro che sono soggetti agli studi di settore puo’ essere piu’ conveniente stare a casa che andare al lavoro". Grillo accusa: non si è tagliato un centesimo sulla spesa pubblica. Eppure non sarebbe stato così difficile, visto che “c’e’ solo l’imbarazzo della scelta: accorpamento dei comuni sotto i 5.000 abitanti (subito); modernizzazione e informatizzazione della macchina dello Stato centrale con un taglio del 30% dei costi (in 5 anni); cessazione di ogni missione di pace, in realta’ vere missioni militari, all’estero (subito); eliminazione Province (subito); stop alla costruzione di opere inutili come la Tav in Val di Susa, la Gronda a Genova, la Pedemontana in Lombardia (subito); eliminazione contributi all’editoria (subito); eliminazione di ogni auto blu tranne per il presidente della Repubblica e del Consiglio (subito); eliminazione contributi elettorali ai partiti (subito); riduzione di almeno la meta’ delle consulenze esterne per lo Stato e per gli enti locali (subito); recupero dei 98 miliardi di euro evasi dalle societa’ di slot machines (subito); taglio di 2/3 delle spese del Quirinale (subito); adozione di software open source per la Pubblica Amministrazione (subito); adeguamento stipendi dei parlamentari a media europea (subito); diminuzione del numero parlamentari del 50% (durante la legislatura); rinuncia all’acquisto dei cacciabombardieri F35 (subito); efficienza/risparmi acquisti per la Sanita’ per un 1/5 della spesa (subito); Taglio/vendita di due canali RAI nazionali (subito); Taglio Expo 2015 (subito); dimezzamento stipendio e numero consiglieri regionali (subito); taglio delle pensioni sopra i 5.000 euro lordi mensili (subito)". Non male come proposte. Il giullare genovese, ormai vero e proprio politico, aggiunge: “Insieme ai tagli elencati va inserito il reddito di cittadinanza presente in molte nazioni europee, come la Germania, per chi non abbia un lavoro”.
Intervistato a Radio Monte Carlo, Grillo immagina cosa potrebbe succedere il suo movimento vincesse le elezioni: “Se dovesse succedere ‘sto botto saremmo anche un po’ in difficoltà, dovremmo organizzarci e scegliere le persone in fretta. Ma comunque sta succedendo qualcosa che non e’ mai successo in Italia. Questo e’ un virus. Il Movimento si e’ trasformato in comunita’. Ognuno porta un contributo gratuito. E’ come dovrebbe succedere per l’Italia”. Attraverso la radio, Grillo invita i politici ad andarsene: “Dico ai politici: in nome di Dio andatevene".
IL PROSSIMO DOVRA’ ESSERE NERO "Il prossimo Papa dovra’ essere nero". "Il Papa da’ le dimissioni perche’ e’ scollegato con la realta’. La rete e’ il problema della comunicazione del Vaticano ma ci sono piu’ cristiani in Africa che in Europa, le chiese in Italia sono vuote, va ripensato il rapporto".
SE CREDI AL NANO ALLORA CREDI A MASTROLINDO "Che meraviglia che e’ il nano che va in televisione per parlare di dimezzamento dei parlamentari, di stipendi ridotti. Berlusconi fa il marketing televisivo e se voi credete a Berlusconi, dovete anche credere che c’e’ mastrolindo".
PORTAVOCE GRUPPO M5S CAMBIERA’ OGNI 3 MESI "Il gruppo parlamentare avra’ un portavoce che cambiera’ ogni 3 mesi". E sul suo ruolo futuro, spiega: "Io sono solo un garante del Movimento. Non sono Ingroia o Monti che fanno liste finte per metterci faccia e dietro rientrano i vecchi marpioni della politica. Questo e’ un movimento che nasce dal basso e va avanti cosi’. Chi entra garantisco che e’ incensurato, non e’ iscritto a partiti e movimenti. Noi non falliremo".
55% CANDIDATI DONNE, MA SENZA CULONI E LABBRONI "Con noi ci sono persone con due lauree, il 55% dei candidati e’ rappresentato da donne ma non con i culoni e i labbroni. Le nostre lavorano, tirano su le famiglie. Forse ci hanno sottovalutato nonostante ci hanno boicottato, dopo l’organizzazione del voto all’estero, anche accorpando le elezioni a febbraio che non era mai accaduto".
































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