La Camera dei Deputati ha approvato, con 336 voti favorevoli e 249 voti contrari, la mozione di fiducia per il dl Sicurezza. Soddisfatto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Enorme soddisfazione, non da ministro ma da cittadino italiano”, “il decreto Sicurezza porta tranquillità, ordine, regole e serenità nelle città italiane”. “La mia ambizione è rivisitare nei prossimi mesi tutte le norme che riguardano l’immigrazione: da domani ci sono più strumenti per prefetti, questori e forze ordine per combattere illegalità”, ha sottolineato Salvini.
“Sono molto preoccupato – dice Marco Minniti, Pd – io lo chiamo decreto insicurezza perche’ quando si cancella la protezione umanitaria si sta dando un colpo mortale alle politiche di integrazione del nostro Paese”. Con il decreto sicurezza secondo Minniti “si da’ il colpo mortale alle politiche di integrazione di questo Paese e si crea piu’ marginalità”.
Tra le misure previste dal decreto sicurezza, in materia di immigrazione si va dall’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari (sostituito da permessi speciali temporanei, prolungati per motivi sanitari) all’allungamento da 3 a 6 mesi del trattenimento nei Centri per i rimpatri; dalla possibilità di trattenere gli stranieri da espellere anche in strutture della pubblica sicurezza, in caso di indisponibilità dei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), alla possibilità di revocare la cittadinanza italiana per terrorismo.
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Anche il MAIE ha votato a favore: “Annuncio voto favorevole da parte della componente Maie del gruppo Misto, lasciando però ad ognuno libertà di coscienza”. Queste le parole di Salvatore Caiata, vicepresidente del gruppo Misto-Maie, intervenuto in aula alla Camera sulla fiducia al dl Sicurezza. “Questo provvedimento deve essere un primo passo, non un punto d’arrivo, per venire incontro alle richieste di sicurezza della popolazione. Si deve fare di più sui Daspo e sulle occupazioni abusive. Non è più tollerabile, infatti, che i nostri anziani costretti per motivi di salute a un ricovero in ospedale, una volta tornati a casa la trovino occupata”.
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