André Do Marco Rotundo è un ragazzo brasiliano tornato da alcuni mesi in Italia, a Botta di Sedrina, che ha seguito, nel senso opposto, il viaggio del trisavolo, nato in Calabria nella seconda metà dell’ ‘800 e poi emigrato in Brasile.
Un ragazzo “di buona volontà e di buoni propositi”, come lo descrive Stefano Micheli, sindaco di Sedrina. Parla tre lingue ed è laureato in ingegneria.
Nella mattina di venerdì 11 gennaio, racconta il sito Bergamonews, gli è stata riconosciuta, proprio dal primo cittadino, la cittadinanza italiana “jure sanguinis” (attraverso la linea di sangue, che riguarda i discendenti di cittadini italiani nati in uno Stato che invece prevede la cittadinanza Jure Soli, cioè con la quale è cittadino chi nasce in quello Stato).
André, che lavora come magazziniere in un’azienda della provincia di Bergamo, ha potuto conoscere e ricostruire la storia della propria discendenza genealogica grazie ad una testimonianza scritta lasciatagli dalla nonna: questo gli ha permesso di ottenere la cittadinanza italiana.
Si tratta certamente di una storia a lieto fine, che evidenzia quanto sia forte l’amore per l’Italia e per le proprie origini da parte di tanti discendenti di emigrati italiani nel mondo.