Conferenza stampa per Mario Monti, dopo il Consiglio dei ministri. A proposito di crisi, il premier spiega: “Anche la qualita’ delle relazioni tra le persone e’ un fattore di crescita su cui bisogna lavorare, per esempio contrastando la corruzione, il lavoro nero, l’evasione fiscale. Anche di li’ passa la crescita, la competitivita’, la maggiore occupazione, la speranza per i giovani".
La crisi sta imponendo un prezzo da pagare altissimo, moltissimi sacrifici, ha osservato Monti, ma “sappiamo – ha aggiunto – quale sarebbe stata la disperazione se l’Italia fosse caduta nel baratro del fallimento e del default del suo debito sovrano".
Il Professore durante il suo intervento ha sottolineato che “per un’Italia ormai indirizzata nel senso che tutti vorremmo, occorre la riforma della politica, della governance del Paese". Dunque “quei cantieri ai quali finora i partiti hanno messo il loro impegno dialogando tra loro (la riforma elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma del finanziamento dei partiti, ecc) sono temi nei quali e’ primaria la responsabilita’ dei partiti, ma non pensino i partiti che questi temi siano cosa diversa, separata e irrilevante dai temi del recupero di credibilita’ del Paese".
“Se le forze politiche – ha spiega Monti – dovessero condividere le nostre piattaforme programmatiche pluriennali e le facessero proprie sarebbe un punto di appoggio importante per il lungo periodo con benefici immediati per l’Italia”. Deve quindi essere maggiore la “volontà riformatrice” della politica italiana.
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